Contro la mancata estradizione di Cesare Battisti, i consiglieri regionali Donzelli, Mugnai e Bartolomei (PdL) hanno chiesto alla Regione Toscana di interrompere gli aiuti economici al Brasile.
Cesare Battisti è stato condannato dalla giustizia italiana in tutti e tre i gradi di giudizio all'ergastolo per quattro omicidi, rapine e sequestro di persona. Già giovanissimo era salito alla ribalta delle cronache per aver commesso varie rapine. Poco più tardi entra nei Pac e dopo essere stato arrestato nel 1979 in seguito ad un'operazione antiterrorismo, riesce ad evadere e a fuggire in Francia, dove beneficia della dottrina Mitterand che garantiva impunità ai terroristi. Oltralpe inizierà una radiosa carriera di scrittore Noir, letto e apprezzato sopattutto dagli intellettuali della "Gauche". Nel 2004 si darà alla latitanza per evitare una sempre più probabile estradizione e si rifugerà in Brasille dove verrà catturato definitivamente nel 2007. Il Presidente Lula durante il suo ultimo giorno di mandato ha negato l'estradizione andando contro la decisione precedentemente presa dalla Corte Suprema brasiliana che aveva depositato la sentenza nella quale autorizzava l'estradizione dell'ex terrorista.
Affermano i consiglieri: "All'apertura degli uffici dopo le feste di Capodanno presenteremo la mozione che abbiamo preparato e che chiederemo di discutere urgentemente in Consiglio Regionale. Battisti è un criminale condannato in tutti i gradi di giudizio per omicidi, rapine, sequestri e altri fatti di sangue legati al terrorismo politico. Non può essere considerato un rifugiato politico. Non ha condanne per reati di opinione, ma per reati di sangue. Le Istituzioni devono ribellarsi anche con i fatti non solo con le parole." Concludono poi Donzelli, Mugnai e
Bartolomei "Nella nostra mozione citiamo le parole del Presidente della Repubblica, di esponenti di Governo e dell'opposizione. Ma soprattutto le vittime del terrorismo e i funzionari di dei funzionari di polizia dell'ANFP che hanno chiesto alle Istituzioni di sospendere i finanziamenti pubblici per progetti di cooperazione con il Brasile. Noi chiediamo anche che i fondi stanziati e non ancora utilizzati siano impegnati per iniziative contro il terrorismo e per sostenere le vittime della violenza politica".
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