"Manca poco per arrivare ad un accordo importante e innovativo nell'interesse del calcio italiano - ripete ormai da mesi Beretta - Lo sciopero sarebbe non solo una sconfitta ma una brutta figura del calcio italiano, un tentativo di mettere la testa sotto la sabbia. I problemi vanno affrontati e non servono diktat - osserva il n.1 della Confindustria del pallone". E Tommasi: "Lo sciopero? - Mi sembra ci siano buone possibilità di evitarlo, qualche passo avanti si sta facendo". Mercoledì la nuova data fissata per la resa dei conti.
Il rischio che il contributo di solidarietà complichi ulteriormente le cose non è da escludere, anche se su questo anche Tommasi si è mostrato conciliante. "È stato alzato un polverone sul nulla, perchè si è partiti dalla premessa sbagliata che i calciatori non vogliono pagarlo. Sono intervenute addirittura alte cariche dello Stato per dirimire una questione mai nata. Bisogna vedere se e come verrà applicato, poi credo che il contribuente sia sempre il calciatore". Sull'ipotesi di inserire la questione del prelievo straordinario nel nuovo contratto, Tommasi però è perplesso: "Non era previsto e non so come vogliano inserirlo". (Red-Spr/Col/Adnkronos)
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