La Regione neutralizza il pugno duro del sindaco sulle occupazioni

Sullo stabile occupato in Via Slapeter dai richiedenti esilo, la Regione ha aperto un tavolo di trattative per cercare una soluzione. Gli esuli, circa 80 persone di nazionalità etiope, somala, ed eritrea, sono sostenuti dal Movimento di Lotta per la Casa, dal centro sociale Next Emerson e dalle Brigate di Solidaritetà Toscana. Il palazzo, affittato dalla Regione Toscana per ospitare parte degli uffici, si è liberato 20 giorni fa, il contratto che lega le parti contraenti scade però a fine anno, quindi la responsabilità giuridica sull'immobile è della Regione stessa. "Il loro esodo - afferma Bargellini - continua. Dopo le sofferenze subite nei loro paesi d'origine, parte delle istituzioni si mostrano sorde ad un problema di diritto internazionale". Il leader storico del Movimento di Lotta per la casa attacca Renzi "E' peggio di Berlusconi e della Moratti, persino a Milano vengono tollerate le occupazioni dei rifugiati. Il sindaco ci ha dichiarato guerra. La sua politica è solo macelleria sociale". I profughi sono stati sgomberati nell'ultima settimana prima dalla tendopoli allestita nei pressi della Fortezza, poi da un edificio in Via Canova, ieri infine sono approdati in Via Slapeter. Stamane il consigliere regionale del PdL Giovanni Donzelli ha fatto un sopralluogo, queste le sue parole: "L'occupazione in Via Slapeter è peggio dell'ex Meyer: bambini che piangono, degrado, abbandono e mancanza di sicurezza per la zona. Un edificio affittato dalla Regione in cui può entrare solo chi è gradito ai clandestini". Bargellini minimizza il giudizio del consigliere: "Frasi di circostanza. In fondo Donzelli è stato buono, non è stato il solito provocatore, non si è messo a sbraitare. Se gli occupanti fossero stati zingari, marocchini o altro, apriti cielo. Ma quando si tratta dei figli dell'impero, chiudono un occhio. Sono fascisti dentro". A questo punto la palla da Palazzo Vecchio, passa alla Regione. Già per lo storico palazzo di Via dei Conciatori, gli occupanti avevano trovato una sponda nell'assessore regionale alle politiche abitative Salvatore Allocca. Lo stesso assessore si sta interessando al problema dei rifugiati. "A differenza del Comune, la Regione non chiude mai le porte", chiosa Bargellini.