"Adesso dovremo andare anche dal tabaccaio con l’Isee per comprare il biglietto dell’autobus? La smania di controllo sui redditi sta contagiando anche i più banali gesti quotidiani”. Così il consigliere regionale Dario Locci (Gruppo Misto) commenta le ultime notizie uscite in merito alla rivoluzione che investirà i mezzi pubblici a partire dalla nuova gara unica regionale. Come preannunciato dal presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, le tariffe e gli abbonamenti sono destinati a lievitare, a causa dei tagli apportati al settore dal Governo. Ma non aumenteranno indiscriminatamente per tutti: solo chi guadagna di più pagherà di più per spostarsi con in autobus o treno. Come? Grazie all’ormai famoso Isee, la dichiarazione che certifica la situazione economica familiare. “Un provvedimento che rievoca i regimi sovietici – commenta Locci – e mette ancora una volta a rischio la privacy dei cittadini”. Ma il nocciolo della questione è un altro, secondo il consigliere regionale. “Alla fine dei giochi – domanda Locci – quanto ci costa questo meccanismo farraginoso?”.
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