Il principale vantaggio dalla realizzazione del passante ferroviario sotterraneo di Firenze è rappresentato dalla possibilità di dedicare l'intera rete di superficie ai servizi regionali e metropolitani, consentendone la riorganizzazione ed il potenziamento, ovviando anche ai ritardi dovuti al movimento di convogli nei binari afferenti alla stazione di S.M.Novella.
Lo ha detto la vicepresidente della Giunta Stella Targetti rispondendo in aula a due interpellanze di Dario Locci (capogruppo Gruppo misto) sul sottoattraversamento dell'Alta Velocità di Firenze. Rispondendo alle domande poste nel documento, Targetti ha sottolineato che «riguardo all'ispezione ai cantieri Tav svolta dalla Gia (Gruppo interforze antimafia) lo scorso 14 giugno, non siamo a conoscenza dei risultati perchè la Regione non ha specifica competenza sul sottoattraversamento Av. Quest'opera è stata approvata e finanziata dallo Stato che pertanto ne ha la responsabilità». Il vicepresidente della Giunta ha precisato che riguardo all'accessibilità alla nuova stazione è previsto un collegamento con fermata alla Fortezza e con l'uscita su viale Redi sarà possibile l'accesso alla rete tranviaria. «Per la realizzazione degli interventi di scavo in galleria - ha sottolineato - sono programmati il monitoraggio dell'Osservatorio ambientale e i testimoniali di stato con cui si fotograferanno i 277 edifici nella fascia interessata dai lavori per documentare l'effettiva condizione delle abitazioni, prima dei lavori». I materiali derivanti dallo scavo confluiranno nell'ex miniera di Santa Barbara nel Valdarno. «È fuori dubbio - ha detto ancora - che i tempi si riducono con la realizzazione della nuova stazione». La fine dei lavori è prevista per il 2015. Locci si è detto «insoddisfatto del metodo scorretto usato. Trattandosi dell'opera pubblica più importante per la città, avrei voluto le risposte in aula dall'assessore competente. La questione è grave e importante e non si può liquidare così. I quesiti posti sono rimasti inevasi». «Per la realizzazione degli interventi di scavo in galleria - ha assicurato Targetti - sono programmati il monitoraggio dell'Osservatorio ambientale del nodo AV di Firenze e i Testimoniali di stato con cui si fotograferanno i 277 edifici nella fascia interessata dai lavori per documentare l'effettiva condizione delle abitazioni, prima dei lavori». Quanto ai materiali derivanti dallo scavo, essi confluiranno nell'ex miniera di Santa Barbara (nei comuni di Cavriglia e Figline Valdarno). Infine, in relazione al risparmio di tempo previsto ed annunciato dall'amministratore delegato di ferrovie dello Stato, Mauro Moretti «è fuori dubbio - ha detto la vicepresidente - che i tempi si riducono con la realizzazione della nuova stazione». La fine dei lavori è prevista per il 2015.
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