Scontento è dir poco. Monta la rabbia dei commercianti, dei residenti e delle associazioni contro l'imminente partenza dei lavori per le linee 2 e 3 della tramvia.
Abbiamo intervistato cittadini esasperati sulle conseguenze dei lavori e sulle modalità “poco chiare” con cui l'amministrazione comunale sta muovendo i suoi passi. Da più parti, assicurano, ci si sta organizzando per una manifestazione contro il progetto e la pressoché inesistente informazione ai cittadini da parte della Giunta Renzi.
1800 giorni, vale a dire 6 anni, che nelle intenzioni del sindaco Renzi dovrebbero essere dimezzati. Sono questi i tempi dei lavori che vedranno la città stravolta dai cantieri delle linee 2 e 3 della Tramvia. La parola d'ordine dell'ammnistrazione è “massima efficienza”. Addirittura qualche giorno fa, Renzi aveva proposto di installare webcam nei cantieri per monitorare l'avanzamento dei lavori. “Ma la mia era solo una battuta”, aveva corretto il tiro. Eppure c'è chi non è per niente in vena di ridere. Sono i commercianti delle zone interessate dai lavori che partiranno a breve e i lavoratori dei banchi del mercatino di via Carlo Bini, dietro piazza Dalmazia. La sensazione è quella di una rabbia crescente, non solo per i disagi che metteranno a rischio il lavoro di intere famiglie, ma anche per l'assoluta mancanza di comunicazione e di informazione da parte dell'amministrazione comunale- Nel mercato di piazza Dalmazia serpeggia il malcontento. Ancora non si conosce il luogo dove i banchi verranno trasferiti al via dei lavori per la tramvia. Molti lavoratori sostengono che sarà comunque un danno grave per l'attività. Non sono pochi tra loro ad avere fondi e depositi per la merce nell'area di quella che sarà il percorso della Tramvia. Per loro nessua risposta, se non generiche indicazioni da parte di sindacati e associazioni di categoria. La consigliera del Quartiere 5, Chiara Moretti (Pdl), ha presentato questa mattina un'interrogazione per chiedere chiarezza sulla vicenda e per portare allo scoperto piani e porogetti dell'amministrazione comunale. Un'interrogazione per dare risposte ai cittadini “lasciati al buio”. In primo luogo per chiarire “se l'amministrazione comunale ha già deciso dove dislocare i banchi del mercatino di via Carlo Bini, dietro piazza Dalmazia durante e dopo i lavori della linea 3 della tramvia e con che tempi intende comunicarlo ai commercianti”. Questo perché gli esercenti del mercatino alimentare “non sono stati messi a conoscenza da parte del Comune di dove potranno essere spostati per non interrompere le loro attività se non da saltuari e ufficiosi incontri con rappresentanti sindacali e di categoria che ancora non hanno avuto risposte definite su modi e tempi dello spostamento dell'attuale posto di vendita”. Ma i problemi ricadono anche sui commercianti. Molto di loro si dicono costretti a chiudere per i disagi che comporteranno i lavori. E anche loro sottolineano la assoluta mancanza di informazione da parte della Giunta Renzi. “Considerato che questi commercianti subiranno un grave danno economico da questi interventi che metteranno a rischio la loro stessa sopravvivenza - prosegue la interrogazione della consigliera Pdl - interroga il presidente per sapere come mai l'amministrazione comunale non abbia ancora fatto queste comunicazioni agli interessati con quali tempi e modi intenda intervenire a loro tutela. E se sono previsti sgravi fiscali durante la realizzazione dei lavori”. A muoversi è anche il mondo delle associazioni e dei vari comitati, anch'essi sul piede di guerra e pronti a scendere in piazza all'inizio dei lavori. “A dicembre abbiamo chiesto ed ottenuto un incontro con il presidente della commissione Ambiente Cruccoliini – spiega Alessandro Boncinelli dell'associazione 'Salviamo Firenze' -. Si è limitato a mostrarci una cartina di un metro per settanta con le linee tramviarie in programma. Nel dettaglio – prosegue Boncinelli - neanche lui sa nulla. Si sta raccontando una favola ma la realtà è ben diversa. Due nuove linee aggrediscono la città. Poi sarà la volta di viale dei Mille e di viale Giannotti. Tutto è già deciso alle spalle dei cittadini. La verità è che si sta snaturando Firenze, si tagliano alberi e si lasciano soli a se stessi non solo i commercianti ma anche i proprietari delle case che vedono precipitare il valore degli immobili. Molti se ne vorrebbero andare ma non riescono a vendere”.
Una manifestazione contro questo stato di cose è sempre più nell'aria. “Entro una settimana – spiega Boncinelli – avremo i dati per verificare il tanto sbandierato successo della linea 1. Ci stiamo organizzando per un volantinaggio che informi realmente la città e organizzeremo una manifestazione per far sentire la nostra voce”.
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