Irruzione delle forze dell'ordine in un capannone gestito da cinesi in via Buozzi, all'Osmannoro. 31 le persone intente a lavorare su macchine da cucire, taglierine, macchine punzonatrici. Tra loro, 13 lavoratori sono risultati in nero, uno clandestino.
L'operazione è stata realizzata dalla Guardia di Finanza in collaborazione con i Carabinieri, funzionari ed ispettori dell'Azienda Sanitaria Fiorentina, Direzione Provinciale del Lavoro, Inail, Inps, Polizia Municipale del Comune di Firenze e tecnici dei Vigili del Fuoco. Il cordone di sicurezza creato attorno al capannone ha impedito che i datori di lavoro facessero scappare lavoratori in nero, lontano dalle postazioni su cui erano impiegati fin dalle prime luci del mattino. Nel capannone erano presenti complessivamente 19 aziende a conduzione familiare; ogni spazio era suddiviso con pannelli e pareti in cartongesso. Al piano superiore erano stati ricavati piccoli locali per il riposo degli operai. Le aziende producono borse in pelle con il marchio 'made in Florencè. Sono state irrogate sanzioni da parte di Inps, Inail e direzione del lavoro per decine di migliaia di euro. La Polizia Municipale ha rilevato 31 infrazioni al Regolamento di Polizia Urbana nei confronti di altrettanti cittadini di nazionalità cinese per aver, in modo promiscuo, adibito a dimora locali destinati allo svolgimento di attività lavorative.
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