CISL, telefonata anonima "Facciamo fuori il segretario"

Telefonata di minacce, stamane alle 9,20 circa, ad un interno della Fim nella sede provinciale della Cisl in via Carlo Del Prete. Lo rende noto la Cisl. «Quella m... del segretario vostro prima o poi lo facciamo fuori» sono le parole pronunciate da una voce maschile, secondo quanto riferito dal sindacato. La segreteria provinciale della Cisl ha presentato denuncia alla digos. È la seconda volta in poco più di 24 ore che la Cisl fiorentina è presa di mira. Ieri, tre giovani col volto semicoperto si erano presentati, verso le 11.30, davanti alla sede in via Carlo del Prete, gettando delle secchiate di vernice rossa contro la facciata. Hanno poi tracciato con lo spray rosso la scritta 'Studenti e lavoratori uniti nella lotta Cisl servì. Quindi si sono allontanati dopo aver gettato a terra un pacco di volantini firmato 'Studenti e lavoratori uniti nella lotta. Non tardano ad arrivare le reazioni. Il segretario della Cgil Toscana, Alessio Gramolati, in una lettera inviata al collega della Cisl regionale, Riccardo Cerza, oltre ad esprimere solidarietà e «condannare con durezza l'ennesimo episodio di aggressione», si è detto pronto, a nome del suo sindacato, «a qualsiasi iniziativa unitaria di contrasto ad ogni genere di violenza». «Di pericolosa escalation da non sottovalutare» parla il senatore del Pd Achille Passoni, membro della Commissione lavoro di Palazzo Madama. Solidarietà alla Cisl è stata espressa, in una telefonata al segretario della Cisl fiorentina Roberto Pistonina, dal presidente della Provincia di Firenze Andrea Barducci secondo il quale «dobbiamo scongiurare ogni forma di estremismo, ora più che mai controproducente». «Sostenere opinioni e posizioni diverse è legittimo - afferma il sindaco di Scandicci Simone Gheri -. E nessuna diversità deve far correre il rischio di essere minacciati, insultati o aggrediti» Infine solidarietà alla Cisl di Firenze è stata manifestata dal segretario metropolitano del Pd fiorentino Patrizio Mecacci: «Gesti come questi vanno condannati fermamente».