''Accessibilità universale, opportunità diffuse e Terre del benessere'': questi i tre pilastri di un disegno che proietta il territorio della Città Metropolitana di Firenze verso un cambiamento deciso, entro il 2030, per fare dei Comuni della Città Metropolitana e delle realtà con cui essa dialoga e interagisce, una comunità civica e umana che sa pensarsi insieme e in relazione col mondo in quella che è considerata la “più piccola città globale del mondo”: un'area di 2500 kmq con poco più di un milione di abitanti, nella quale si concentrano poli culturali e strutture di alta formazione di livello internazionale, imprese del settore manifatturiero e artigianale e produzioni enogastronomiche di eccellenza, inseriti in una cornice paesaggistica unica e inconfondibile, che ha tre punti di forza: la formazione e la cultura; l'arte e l'artigianato di qualità; il paesaggio e la sostenibilità.
Questo disegno è il '''Rinascimento Metropolitano''', nome dato al '''Piano Strategico della Città Metropolitana di Firenze''' che dovrà essere attuato entro il 2030.
Il Piano è stato illustrato dal Sindaco '''Dario Nardella''' ieri mattina nella '''Sala Carlo VIII di Palazzo Medici Riccardi''' dove sono in corso gli Stati Generali della Città Metropolitana di Firenze. Insieme a Nardella, si sono confrontati Andrea Simoncini, Professore ordinario di Diritto costituzionale, coordinatore del Comitato scientifico per il Piano Strategico Metropolitano, con Francesco Profumo, Presidente della Compagnia di San Paolo; Umberto Tombari, Presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze; Luigi Dei, Rettore dell’Università di Firenze; Leonardo Bassilichi, Presidente della Camera di Commercio di Firenze; Alessio Falorni, Sindaco di Castelfiorentino e consigliere delegato alla Metrocittà per la pianificazione strategica, ed Emiliano Fossi, Sindaco di Campi Bisenzio e consigliere delegato della Metrocittà alla partecipazione.
Il Rinascimento Metropolitano è declinato attraverso '''tre visioni strategiche''': l’'''accessibilità universale''' come condizione indispensabile per la partecipazione alla vita sociale e per la fruibilità degli spazi e dei servizi; le '''opportunità diffuse''' come manifesto per l’attivazione di molteplici e variegate risorse/opportunità presenti in tutta l’area metropolitana; e le '''terre del benessere''', individuando nella campagna e nelle aree periurbane una risorsa essenziale per lo sviluppo integrato del territorio.
Alle tre visioni corrispondono strategie e progetti concreti. Vediamo i principali per ciascuna filiera di intervento.
'''Accessibilità universale'''. Per uno spostamento efficiente e differenziato verrà introdotto il Biglietto integrato metropolitano con una tariffa a fasce territoriali. Saranno create le superstrade ciclabili, attraverso la ricucitura della rete ciclabile intercomunale, che rappresenta una delle priorità per incoraggiare gli spostamenti in bicicletta su scala metropolitana sia per i turisti che per i cittadini.
La ciclo-superstrada Firenze - Sesto Fiorentino - Prato è concepita come primo progetto di una rete di percorsi dedicati aperta al territorio metropolitano (ad esempio a Sud di Firenze, verso Bagno a Ripoli).
Dovranno essere realizzati ''più Nodi Intermodali'', cioè punti di scambio della mobilità metropolitana, in cui convergono più infrastrutture trasportistiche e dove è possibile in modo veloce ed immediato passare da un mezzo di trasporto ad un altro (aereo/ treno/ tram/ autobus/ auto/ bici/ piedi).
Con il Piano strategico si innalza l'''offerta digitale'' al cittadino per favorirne gli spostamenti, con una reale integrazione dei sistemi di mobilità metropolitana tra le diverse società che gestiscono i servizi a livello locale, la copertura estesa della banda larga, la realizzazione della Sentient City Control Room, un aggregatore di big data a livello metropolitano.
L'accessibilità non si misura solo sulla mobilità che è comunque connessa ad aspetti decisivi della vita, come quella lavorativa. Per garantire la semplificazione delle procedure e una maggiore efficienza dell’apparato amministrativo si propone la creazione di uno ''Sportello Unico di ambito Metropolitano (Sum)'', attraverso una piattaforma giuridico-informatica gestita dalla Città Metropolitana, che mette in rete i Suap esistenti dei vari Comuni dell’area metropolitana, unificando l’interfaccia amministrativa cittadino-utente.
Agli aspetti relazionali sono dedicati due progetti: il ''Tavolo di coordinamento e confronto sui temi sociali'' e lo ''Sportello per l’Abitare'', per facilitare i cittadini nell'accesso alle informazioni inerenti le opportunità di housing sociale, cohousing, alloggi temporanei e iniziative analoghe.
'''Opportunità diffuse'''. Si punta a rafforzare la competitività internazionale della MetroFirenze (sinonimo di arte, cultura, moda), mettendo in relazione la cultura dei makers (nuovi artigiani) con il sistema produttivo delle piccole e medie imprese, del web, della ricerca scientifica e dell’arte. Città Metropolitana incoraggia progetti per lo sviluppo di startup fondate sull’innovazione tecnologica.
Viene definito un nuovo brand metropolitano. Si persegue la valorizzazione del ‘'''Made in Florence Metropolitan City'''’ prevedendo il coinvolgimento di un gruppo pilota di grandi aziende e multinazionali del lusso, con più di 50 addetti, per costituire un tavolo di lavoro pubblico-privato, sulla base del quale avviare un processo di discussione, riflessione e identificazione di strumenti e incentivi.
Verranno emessi i ''Green Bonds'', per investimenti che abbiano un impatto positivo in termini di sostenibilità sociale e ambientale. I Green Bonds sono delle obbligazioni destinate a progetti che rispettano l’ambiente, come la riconversione e la costruzione di impianti industriali che usano energie rinnovabili.
Il Piano Strategico assume come fondamentali due risorse fisiche tangibili, che rappresentano il valore aggiunto della città nella competitività globale: l’''importante patrimonio di aree dismesse'', abbandonate o sottoutilizzate presenti in tutte le realtà urbane della Città metropolitana e il ''territorio aperto'' con il suo patrimonio.
In sintonia con l’iniziativa della Regione Toscana ‘Centomila orti in Toscana’, verranno recuperate le aree agricole abbandonate attraverso la costruzione di ''orti urbani'' e forme di agricoltura sociale.
Nell'ottica di far crescere le opportunità verrà diffusa la ''Card turistica metropolitana'', promuovendo così la decongestione dei grandi attrattori culturali e la fruizione dei beni e prodotti culturali a tutto il territorio metropolitano.
La nuova Card sarà dotata di un chip intelligente integrato con applicazione per smartphone, attraverso il quale si potrà usufruire dell'intera offerta culturale dell’area metropolitana (musei e luoghi d’arte, eventi culturali) e anche del trasporto pubblico locale ed extraurbano. La Card non è rivolta solo al turista ma a tutti i cittadini metropolitani che vogliono conoscere la ricca offerta culturale del territorio.
Grazie al ''Network metropolitano dell’Alta Formazione'' saranno valorizzate le esperienze di ricerca e formazione presenti sul territorio e rafforzate le collaborazioni tra Università, Istituti di ricerca, Centri di Alta Formazione, Laboratorio Tecnologici, mediante forme di informazione e comunicazione che integrino i loro diversi portali.
'''Terre del Benessere'''. La Città Metropolitana di Firenze si configura come un’area prevalentemente agricola e coperta di boschi. Il 30% della superficie è occupata da attività agricole e il 52% da boschi.
La “campagna” è un elemento di forza diffuso in tutto il sistema metropolitano, facilmente fruibile e capace di innalzare la qualità della vita di tutti i cittadini.
La Città Metropolitana promuove il ''recupero e la valorizzazione di specie autoctone e antiche'', il rafforzamento delle filiere di qualità a chilometro zero e la loro messa in rete, il recupero e l’utilizzo delle risorse improntato a economie sostenibili, circolari e di riciclo, l’identificazione di strategie di mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici in atto e futuri, nonché un miglior utilizzo delle risorse (acqua e suolo) tramite specifiche tecniche di gestione.
A questo riguardo verranno istituiti i ''Parchi Agricoli Metropolitani'' (con pratiche rispettose dell’ambiente, del paesaggio e della salute, anche attraverso strumenti partecipativi e il coinvolgimento attivo di istituzioni, agricoltori, cittadini, associazioni, scuole categorie economiche e sociali nei territori interessati) e individuate e promosse le infrastrutture verdi e blu in quanto connettori tra parchi agricoli metropolitani e i parchi naturali e protetti già esistenti: infrastrutture verdi (ponti verdi, eco-dotti, corridoi ecologici, fasce riparie, siepi e filari e tutti quegli elementi lineari che permettono di riconnettete le aree naturali o seminaturali che risultano tra loro frammentate) e infrastrutture blu (corsi d’acqua e canali atti alla navigazione).
Le terre del benessere, così come si configurano nel Piano Strategico, si giovano di un ''Piano metropolitano del cibo'' con l’attivazione di un ''Tavolo verde per la programmazione metropolitana del cibo'' che coinvolga le amministrazioni del territorio nella costruzione di una politica integrata sul cibo (con il coinvolgimento di mense scolastiche, ospedali e Rsa) per l'individuazione delle diete alimentari e delle scelte di acquisto.
Per rafforzare la ''Rete delle filiere di produzione locali'' la Città Metropolitana aderisce al progetto ‘Semente Partecipata’, relativo a grani antichi, finalizzato a praticare modelli di selezione vegetale e pratiche di tecniche agronomiche adatti alle condizioni locali.
Sarà istituito il ''Bosco Metropolitano di Firenze'' per gestire le numerose realtà boschive presenti nel proprio territorio.
Con la presentazione del Piano Strategico al Consiglio Metropolitano e della Conferenza Metropolitana dei Sindaci è stato avviato un percorso di esame mentre si porta a conclusione il processo partecipativo e si avvia un confronto con la Città Metropolitana, confinante, di Bologna.
L'iter compiuto finora ha coinvolto non solo i Comuni fiorentini ma ha suscitato l'interesse di Comuni delle province di Arezzo, Siena e Prato, come anche di altri enti locali. Stamani la tappa degli Stati Generali. L'approvazione del Piano strategico è prevista entro aprile.
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