Ieri sera Hard Rock Cafè ha organizzato, in concomitanza con la chiusura dell'Estate Fiorentina, un concerto gratuito in Piazza della Repubblica a Firenze. Il re del Punk si è esibito in una eccellente performance artistica, ma il contorno si può riassumere con un solo aggettivo: schifoso.
Diecimila persone hanno affollato la piazza. Già durante il live sono iniziati i primi problemi. Decine di spettatori, come ci hanno potuto testimoniare i rappresentanti della Forze dell'Ordine, sono stati costretti a ricorrere alle cure dello staff medico presente in loco, poiché, a causa della calca, hanno riportato contusioni o sintomi da schiacciamento. Il personale addetto alla sicurezza, al di là delle transenne, “pescava” in continuazione spettatori in evidente difficoltà e, mentre The Stooges lanciavano ritmi incalzanti, qualche sconsiderato pensava bene di lanciare lattine e oggetti vari. “Ad un certo punto – ci ha detto un uomo della Pubblica Sicurezza – abbiamo temuto il peggio, per poco qualcuno non si è fatto davvero male, per fortuna è andata bene”.
Finito il concerto, come testimonia il video realizzato da Il Sito di Firenze, lo sdegno ha preso il sopravvento (come quello della voce fuori campo di un cittadino che, mentre riprendiamo, commenta quello che vede). Migliaia di bottiglie di vetro tappezzano l'intera piazza, molte sono rotte, si odono distintamente i rumori dei vetri che continuano a spaccarsi sotto i piedi della gente. In occasione dell'evento, dal Prefetto, era stata emanata un'ordinanza che vietava la vendita per asporto di alcolici e di ogni altra bevanda in contenitori di vetro e lattine, dalle ore 18 di giovedì alle ore 2 di venerdì 28 settembre. Il divieto – si legge nella stessa - che si applicherà in tutto il centro storico di Firenze, interesserà tutti gli esercizi e attività che, a qualsiasi titolo, vendono bevande alcoliche e superalcolici”.
Chiediamo come mai sia stato consentito l'accesso alla zona con bottiglie e lattine, ci rispondono che, essendo il concerto gratuito, non sono stati previsti varchi di pre-filtraggio e ognuno, da casa, poteva portare qualsiasi cosa.
Mentre ci allontaniamo sconsolati, pensando agli allenamenti a porte aperte al Franchi della Fiorentina, dove, oltre alle bottiglie, è vietato anche entrare col cane al guinzaglio, incrociamo un gestore dei caffè della zona intento a scattare fotografie. “È un'indecenza – esordisce – alcuni spettatori, ubriachi o in chiaro stato confusionale per l'uso di sostanze stupefacenti, hanno invaso i nostri dehors, sono montati sui tavolini per ballare. Addirittura un folle è salito sulla tenda che li ricopre, rischiando di cadere e ferirsi. Noi – ha continuato – non abbiamo fatto nulla, era evidente il loro stato alterato ed avevamo paura che ci si rivoltassero contro. Abbiamo ricevuto anche qualche danno, ma di poca entità. Grazie a Dio – ha concluso – non è accaduto il peggio”.
Lasciamo la zona dell'Hard Rock Café e ci spostiamo verso piazza Santa Croce. Lungo il percorso sono centinaia le persone che camminano consumando alcol, altri se ne stanno abbestiati a fumare spinelli. Il sudiciume diminuisce, ma non cessa. Gente che barcolla, qua e là chiazze di vomito, nelle zone in ombra ominidi che macchiano Firenze trasformandola in un cesso a cielo aperto.
Arriviamo in Santa Croce. Sono le una e trenta. Sotto lo sguardo di Dante notiamo un assembramento difronte a un mini-market. I gestori se ne fottono dell'ordinanza e smerciano birre e bottiglie di vino da tre quarti (per chi fosse interessato abbiamo le riprese che lo testimoniano). Si fanno affari d'oro: molti avventori entrano già visibilmente avvinazzati. Dei rappresentanti delle Forze dell'Ordine: neanche l'ombra.
Questa è la cronaca. Era elementare prevedere che il concerto di Iggy Pop richiamasse, oltre a tante persone perbene, anche un gran numero di elementi che ignorano il rispetto, la civiltà.
I lettori traggano le loro libere conclusioni e qualcuno, invece, si faccia un esame di coscienza.
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