Scandicci, dopo la vendita del Sorgente Roveta l'attacco del Pdl: "Manca un piano per il turismo"

Il Pdl scandiccese, con una nota del suo vicecoordinatore Claudio Gemelli, interviene per denunciare le mancanze dell’amministrazione circa le politiche turistiche e di ricezione. In questo contesto si inserisce la notizia della vendita all’asta dell’hotel Sorgente Roveta, locale storico e fiore all’occhiello di Scandicci che, fà notare Gemelli "è solo la punta dell’iceberg di un sistema che non funziona".

“E' evidente che Scandicci l’assenza di politiche turistiche serie sebbene la città si presti ad essere sede di importanti strutture per l’ospitalità e proprio in virtù della sua posizione alle porte di Firenze e del rapido collegamento tramviario che costituisce un ottimo volano con il centro storico, Scandicci dovrebbe puntare ad investire nel settore della ricettività turistica, anche di tipo congressuale" dichiara l'esponente del centrodestra. "Inoltre la favorevole vicinanza con l’aeroporto, con il raccordo autostradale dell’A1 e con la Fi-Pi-Li rendono il nostro territorio uno snodo fondamentale per i viaggiatori -prosegue Gemelli - ma quasi incapace di offrire servizi di accoglienza. Per non parlare dell’indotto che porterà la nuova Scuola di Magistratura.” 

Un importante settore economico, quello turistico, che, secondo il vice coordinatore del Pdl l’amministrazione scandiccese ha trascurato: “Credo che si debba iniziare a sviluppare un vero e proprio piano per il lancio di certe attività, aiutando chi vuole accostarsi a questo settore senza snaturare le caratteristiche del territorio, bensì con l’obiettivo di valorizzarle - spiega Gemelli - Per questo motivo con l’autunno prossimo abbiamo intenzione di avviare un confronto con le categorie produttive e le associazioni presenti sul territorio.”

“Infine – conclude l'esponente Pdl – Scandicci avrebbe da offrire anche una proposta propria: dal grande patrimonio paesaggistico collinare alle porte del Chianti, con le produzioni gastronomiche tipiche delle campagne toscane  che sempre più attirano i flussi turistici, alla celebre Badia di Settimo, fino alle singole frazioni più caratteristiche e antiche. Ma troppo poco è stato fatto per valorizzare e pubblicizzare le risorse del nostro comune che spesso nemmeno i cittadini conoscono e per avviare iniziative che favorissero la nascita di alberghi e agriturismi.”