Lunga nota di Italia Nostra Firenze ed il clima che si è creato a seguito del ricorso della Associazione contro la realizzazione del nuovo Centro Sportivo della Fiorentina a Bagno a Ripoli.
Di seguito la nota integrale
Italia Nostra Firenze e il ricorso al Presidente della Repubblica in merito al Campus Viola di Bagno a Ripoli: ovvero le ragioni della tutela contro l’arroganza e la violenza dei “vandali in casa” (A. Cederna).
1. Italia Nostra ha come abitudine consolidata il rispetto civile per le istituzioni a cui si rivolge, soprattutto se si tratta di autorità giudiziarie, con l’attesa di alcuni giorni prima di rendere pubblici i contenuti delle istanze avanzate. L’attenzione mediatica scatenatasi da due giorni sul nostro ricorso al Presidente della Repubblica non è stata da noi provocata. Fedeli a questo comportamento, rimandiamo ad un prossimo comunicato l’illustrazione del contenuto del nostro ricorso.
2. Su questo ricorso, tuttavia, vorremmo ricordare a tutti coloro che, in questi giorni, e ancora una volta, stanno alimentando una vergognosa campagna mediatica di giudizi non solo diffamatori nei confronti della nostra associazione, ma anche di una violenza verbale e di minacce che, a nostro avviso, in un paese civile non solo non dovrebbero manifestarsi, ma ancora di più tollerate dal silenzio assenso di chi avrebbe il dovere di prenderne immediatamente le distanze, vorremmo ricordare alcune cose : – Il nostro ricorso è un’azione legale prevista dell’ordinamento vigente e rientra nelle possibilità date dalla legislazione vigente di opporsi ad atti amministrativi (cosa che dovrebbero ben sapere gli amministratori che li producono). – Il ricorso è un atto fatto alla luce del sole, dove sono espressamente indicati i dati di chi si oppone e i motivi dell’opposizione. – La nostra associazione, come dimostrato nei suoi quasi 70 anni di vita e come riportato nel suo statuto costitutivo, ha finalità di tutela del patrimonio culturale, che esercita prima di tutto con un’azione culturale, per fare crescere nel paese i valori fondamentali richiamati all’articolo 9 della Costituzione della Repubblica Italiana, e conseguentemente anche con azioni di opposizione e di contrasto verso tutti i “vandalismi” diretti contro il patrimonio culturale del nostro paese, da noi giudicato prima di tutto una risorsa spirituale e di civiltà. – Come ha dimostrato la recente vicenda dello Stadio Franchi, le ragioni da noi sostenute, per le quali siamo stati a lungo oggetto di attacchi, non solo hanno trovato sempre più consensi e sostenitori autorevoli, ma hanno anche impedito che l’azione e gli atti di chi abbiamo contrastato ci facessero ricoprire di ridicolo a livello internazionale. – da tempo la nostra associazione svolge un’azione di conoscenza del territorio dell’area metropolitana fiorentina e dei suoi valori culturali, attraverso pubblicazioni e cicli di conferenze come quello densissimo sulla storia di Firenze e del territorio della “piana fiorentina” con ben 9 incontri già svolti (a partire dall’autunno del 2020) e in svolgimento fino ad aprile e altri 9 programmati per i prossimi mesi autunnali e invernali. – La nostra associazione attraverso siti ufficiali e accessibili rende pubblici i dati della sua organizzazione interna e della sua attività, e le fonti del suo finanziamento, che è costituito essenzialmente dal tesseramento annuale e dai proventi del 5×1000.
3. Per tutti questi motivi respingiamo con forza, ancora una volta, la campagna mediatica di aggressione nei confronti della nostra associazione secondo dei cliché precostituiti che, per esempio nel settore dell’informazione, sono più degni della tradizione della “commedia dell’arte” che non di un paese democratico e civile.
4. In questi due giorni in cui i media hanno dato la notizia del ricorso, la nostra associazione e soprattutto la sua presidenza sono state oggetto di offese e di minacce di una violenza inaccettabile per un paese civile. Attraverso sigle spesso anonime e pseudonimi a cui danno voce i capillari e incontrollati canali dei social dell’attuale “civiltà liquida” ci sono arrivati minacce e offese che hanno già dato materiale enorme per un’antologia inquietante delle patologie virali che si stanno diffondendo nel corpo della nostra società, che continua a definirsi civile e democratica. 5. Pensando anche ai tanti messaggi di apprezzamento della nostra azione, ribadiamo che le minacce e le offese non ci impediranno affatto di continuare ad agire e a combattere per le cose in cui crediamo.
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