"Il buco di bilancio provocato dalla gestione Uncem di Oreste Giurlani ripianato con i soldi pubblici: l'assemblea dell'ottobre scorso ha richiesto ai comuni un contributo straordinario, per un totale di 252mila euro annuali, nel contesto di un piano quadriennale che prevedeva un rientro di 1,2 milioni di euro".
E' quanto ha evidenziato oggi il capogruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio regionale della Toscana Giovanni Donzelli durante una conferenza stampa che si è svolta a Pescia. Donzelli ha ripercorso la vicenda, ricordato le denunce avanzate e mostrato i documenti ufficiali che svelano il piano di rientro Uncem: verbale di assemblea, lettera inviata ai comuni e ripartizione delle quote comune per comune.
"A decidere il piano per ripianare un deficit dichiarato di poco inferiore ai due milioni di euro è stato il Consiglio dell'ente, presieduto dal vice di Giurlani, Andrea Rossi - ha sottolineato Donzelli - oltre al danno c'è la beffa: ai gravi ammanchi provocati dalle azioni evidenziate dalla Magistratura un ulteriore aggravio era stato previsto per i cittadini dei comuni di tutta la Toscana. A prescindere dal fatto che il piano vada completamente in porto dopo il fallimento, la scelta dimostra ancora una volta che l'Uncem e il sistema di finanziamento pubblico che l'ha alimentato non è altro che un ingranaggio del sistema instaurato in questa regione dal Partito democratico. Altro che discontinuità: il nuovo numero uno Andrea Rossi fino al giorno prima era il vice di Giurlani e il Pd, che si vanta di aver voltato pagina, pur consapevole delle mie denunce ha persino nominato Giurlani alla vicepresidenza di Anci Toscana. Il Partito democratico e la Regione Toscana hanno continuato a difendere e a foraggiare questo sistema nonostante fossero a conoscenza di queste anomalie - ha concluso Donzelli - è l'ora di smetterla di nascondere palesemente la polvere sotto il tappeto, si abbia il coraggio di andare in fondo a questa gravissima vicenda istituendo la commissione d'inchiesta regionale".
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