Comune, Mercafir, Cft, 60 associazioni del volontariato fiorentino e Banco alimentare insieme per aiutare con pacchi di prodotti freschi, ovvero frutta e verdura di qualità invenduta alla chiusura del mercato, persone e famiglie in difficoltà:
è quanto prevede il progetto di lotta alla povertà e al disagio attraverso la redistribuzione delle eccedenze alimentari messo in campo dal Comune in collaborazione con il Mercato ortofrutticolo cittadino, la Cooperativa di facchinaggio e trasporto Cft e il Banco alimentare che ha vinto il bando per la gestione del servizio.
Il progetto sperimentale, che partirà nei prossimi giorni e andrà avanti fino al 31 dicembre 2017, è stato presentato ieri in Palazzo Vecchio dall’assessore al Welfare Sara Funaro, dal presidente della Mercafir Angelo Falchetti, dal presidente di Cft Giuseppe Giudici e dal presidente del banco alimentare della Toscana Leonardo Carrai.
L’area messa a disposizione da Mercafir per realizzare il progetto, che ha la finalità di combattere la povertà alimentare e contrastare la marginalità rispondendo ai bisogni materiali di persone o famiglie in difficoltà attraverso la distribuzione di beni alimentari, è il Padiglione B che ha un’estensione di 4.422 metri quadrati. Inoltre, il progetto prevede anche l’uso esclusivo di una cella frigorifera di 90 metri quadri situata nella centrale di frigoconservazione del Centro alimentare polivalente. I prodotti che saranno offerti alle famiglie bisognose sono quelli dei grossisti che operano all’interno della Mercafir.
“È un progetto a cui teniamo molto - ha detto l’assessore Funaro -. Il Comune ha fatto un’operazione di sussidiarietà vera mettendo in sinergia e collaborazione differenti realtà operative sul territorio per una duplice finalità: aiutare le persone in difficoltà con il recupero alimentare e dare così una risposta concreta ai bisogni dei nostri cittadini più fragili”. “Mercafir metterà a disposizione il capannone per il recupero di frutta e verdura - ha spiegato l’assessore - mentre il Banco alimentare, che si è aggiudicato il bando di gara, gestirà il servizio. Cft si occuperà a titolo gratuito del trasporto e con la rete delle associazioni sul territorio si occuperà di distribuire la frutta e la verdura in eccedenza alle famiglie bisognose, che sono individuate dai nostri Servizi sociali”. “Il progetto è quasi a costo zero per il Comune dal momento che abbiamo messo solo poche risorse necessarie per la gestione amministrativa - ha continuato Funaro -, il resto sarà gestito tutto su base volontaria. Uno dei nostri obiettivi è raggiungere tutte le famiglie che sono in carico ai Servizi sociali. La quantità di prodotti freschi su base annuale consegnati oggi é di mezzo milione di tonnellate: un altro nostro obiettivo è provare a raddoppiare questa quantità o addirittura triplicarla. Abbiamo deciso adesso di arrivare a più famiglie possibili e di ampliare la gamma di prodotti offerti visto che il Banco alimentare si occupa anche della distribuzione alle persone bisognose di prodotti ‘secchi’. Il Banco alimentare infatti può portare nel padiglione prodotti differenti da frutta e verdura in eccedenza e non venduti alla Mercafir come ad esempio pasta, scatolette e così via per fare in modo che le persone in difficoltà abbiamo una dieta alimentare più sana”.
Il progetto prende le mosse quasi un anno fa, per la precisione nel dicembre 2014, dalla firma di un protocollo di intesa per la gestione del recupero alimentare tra Comune, Mercafir, Cft e un soggetto che avrebbe gestito il percorso di recupero e distribuzione degli alimenti freschi invenduti al mercato generale.
“Questo progetto è un bel salto in avanti in termini di qualità rispetto a quello che già facciamo da tre anni a questa parte - ha detto Angelo Falchetti - con l’assessorato al Welfare. Ad oggi lo spazio che viene usato per il recupero, la preparazione e lo smistamento dei pacchi che poi vanno alle famiglie bisognose è di 300 metri quadrati oltre alle celle frigo. Con questo progetto lo spazio che metteremo a disposizione si amplia e con la collaborazione del Banco alimentare si amplierà anche l’offerta dei prodotti che saranno distribuiti”. “Ad oggi smistiamo più di 10 tonnellate di cibo al mese e con questo ampliamento del progetto l’ambizione è di migliorare ancora - ha spiegato Falchetti -. Questa esperienza sta diventando una best practice che stiamo condividendo con la rete nazionale dei mercati dove, insieme a Firenze che è il fondatore, ci sono i principale mercati italiani”.
“Siamo onorati di far parte del progetto - ha detto Leonardo Carrai -: siamo partiti da un sottoscala parrocchiale e in questo progetto vediamo una possibilità di sviluppo per andare ancora più a fondo in modo incisivo sul fronte dell’emergenza del cibo per tante persone indigenti. E poi ci piace iniziare a collaborare in sinergia con Comune, Mercafir, Cft e gli altri oggetti in un’ottica di sussidiarietà perché di fatto è questo che ci sta chiedendo l’Europa”.
“Siamo chiamati a svolgere un compito che portiamo avanti da sempre e per il quale siamo preparati - ha detto Giuseppe Giudici -. Partecipare alle attività di solidarietà ci riempie di orgoglio e ci fa piacere collaborare con il Comune, la Mercafir e gli altri soggetti coinvolti”.
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