''Un parlamentare lavora senza vincoli'', ''arrivano i curricula, si leggono e si decide in assoluta liberta' di coscienza. Abbiamo perso un'occasione straordinaria di dare una risposta concreta alla societa' civile''. Lo dice a Repubblica il senatore del Pdl Paolo Amato, ieri sostituito in Commissione di Vigilanza Rai con il collega Pasquale Viespoli, senatore di Coesione Nazionale. I nomi del Pdl ''saranno pure competenti - spiega -. Alcuni. Ma c'era il dovere di esaminare altri profili''. ''Ci siamo chiusi a riccio in un circuito autoreferenziale. Il Pd e' stato piu' bravo''. Intervistato anche dal Messaggero, dal Corriere della Sera e dalla Stampa, Amato respinge l'accusa di complotto lanciata dal Pdl. ''Ma quale complotto? - dice al quotidiano torinese -. Sono frasi in liberta'''. ''Vorrei distinguere tra aspetti formali e aspetti politici. Sul piano formale, la decisione di Schifani e' ineccepibile ne' la contesto - spiega al quotidiano di via del Tritone -. Sul piano politico posso eccepire, specie sulla coincidenza temporale, ma tant'e'''. Amato non lascia il Pdl: ''Su quali basi potrebbero espellermi?''. ''Non capisco la reazione cosi' abnorme - aggiunge al Corriere della Sera - per la mia preferenza verso una personalita' cattolica e moderata come Flavia Piccoli Nardelli''.
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