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Conferenza stampa

Pradè: “Non capisco lo scetticismo attorno alla Fiorentina”. Bernardeschi: “Sogno di diventare una bandiera”

Rossi? "Se non era per gli infortuni non era qui, ma al Barcellona o al Real Madrid"
Immagine articolo - Il sito d'Italia

Si è tenuta oggi, presso la sala Manuela Righini dello stadio Franchi di Firenze, la conferenza stampa di Federico Bernardeschi, il giovane talento della Fiorentina fresco di rinnovo di contratto fino al 2019, senza opzione per il 2020 e senza clausola rescissoria – come sottolineato dal DS Pradè che ha accompagnato il giocatore in sala stampa.

 

“Questo contratto vale tantissimo per noi – ha dichiarato Pradè introducendo il giocatore – ci ha fatto penare un anno per farlo, ma le intenzioni sono sempre state quello di avere un cammino insieme. I contratti di Babacar, Bernardeschi e quello che stiamo facendo con Diakhate sono un messaggio che fa vedere alla gente che il giovane campione ce lo stiamo producendo in casa. Questo è quello che piace alla gente e fa innamorare Firenze. Si sente un fortissimo scetticismo nell'aria che sinceramente non riesco a capire: negli ultimi tre anni abbiamo fatto grandi cose, nei 12 anni con la famiglia Della Valle penso ci sia poco da imputare. Noi abbiamo già una base solida e sappiamo quali sono gli accorgimenti da fare. Chiediamo solo un po' di fiducia, sappiamo cosa dobbiamo fare e con il tempo troveremo il modo di aggiustare tutto quello che dobbiamo fare”. Il mio contratto? “È a posto, è firmato” - ha aggiunto Pradè.

 

Queste le parole dell'attaccante gigliato.

 

“Sono 12 anni che sono qui, da quando avevo 10 anni, la mia volontà non è mai stata quella di andar via da Firenze. Se l'anno scorso non ci siamo trovati d'accordo (per il rinnovo, ndr) non è perché c'era dietro la Juventus, ma dovevamo vedere insieme alla Società se il nostro progetto combaciava, quest'anno mi hanno fatto capire che credono in me. Spero in questa stagione di dimostrare il mio valore, la parte economica è importante per tutti, ma un giovane deve guardare anche ad altro. Ho sempre sognato di diventare una bandiera, certo prima si deve conquistare Firenze. Ho scelto la maglia n. 10 pur sapendo che l'hanno indossata tanti campioni, dopo tutti questi anni un po' me la sento mia, non è presunzione è sentimento di orgoglio: mi darà stimoli per fare sempre meglio”.

 

Giuseppe Rossi? “È un fenomeno – ha affermato Bernardeschi – sia come calciatore, sia come ragazzo: ho sempre detto che se non avesse avuto gli infortuni non sarebbe qui, ma sarebbe al Real Madrid o al Barcellona”.

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