Il capogruppo della Lega Nord Toscana in Regione, l’italobrasiliano Antonio Gambetta Vianna, afferma la propria «ferma e convinta opposizione alla concessione della cittadinanza ai figli degli immigrati attraverso lo ‘ius soli’ e al voto amministrativo agli extracomunitari regolarmente immigrati nel nostro Paese». Il leader del Carroccio in Palazzo Panciatichi contesta le posizioni assunte dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, «che dovrebbe pensare ai reali problemi che affliggono l’Italia. Parlare di cittadinanza ai figli degli immigrati in questo particolare momento di crisi significa fare come gli struzzi e non vedere i veri problemi che ci circondano. Si vuole parlare adesso dello “ius soli” per distogliere l’attenzione degli italiani dai numerosi provvedimenti sanguisuga che il Governo Monti, sancito da Napolitano, si appresta a fare». Riguardo lo “ius soli”, Gambetta Vianna ci tiene a precisare che «alla base della mia posizione non vi è assolutamente un ragionamento di stampo razzista, bensì identitario. A molti figli degli immigrati non interessa diventare italiani tanto che non fanno nemmeno domanda per la cittadinanza al compimento del 18° anno di età. Bisogna tutelare anche queste persone che, nonostante siano nate nel nostro Paese, hanno deciso di abbracciare la sola identità di sangue e sognano di tornare presto nel Paese dai quali provengono i propri genitori e i propri avi». Gambetta Vianna è assolutamente «contrario alla volontà massificante di annullamento dell’identità della sinistra italiana. Possiamo, comunque, aprire un dibattito e giungere a un compromesso, permettendo già ai 14enni di poter scegliere se divenire o meno cittadini italiani. Ma la libertà di scelta è una cosa fondamentale. Ci sono alcuni Paesi in cui, prendendo un altro passaporto, si perde quello del Paese d’origine. Vogliamo macchiarci di questo delitto? Senza dimenticarci che qualsiasi donna extracomunitaria potrà venire a partorire nel nostro Paese per poter avere una corsia preferenziale sulla regolarizzazione dei propri documenti e di quelli dei propri familiari». Il capogruppo “oriundo” della Lega in Palazzo Panciatichi, poi, si dice «contrario» anche al «voto agli extracomunitari regolarmente immigrati perché è un’inutile strumentalizzazione della sinistra che, dopo aver fallito con gli italiani, si vuole creare l’elettorato futuro con gli stranieri».
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