Tre geni indiscussi dell'arte contemporanea: Picasso, Mirò e Dalì, accomunati dalle orgini catalane e dal desiderio di ribellione. "Picasso, Mirò e Dalì. Giovani e arrabbiati: la nascità della modernità" è la nuova mostra che sarà aperta al pubblico da sabato prossimo fino al 17 luglio a Palazo Strozzi. In mostra al piano nobile del Palazzo 60 opere giovanili dei tre artisti per scoprire le comune radici non solo geografiche ma anche tematiche che si evocano da una tela all'altra e ripercorrono le tappe degli incontri tra i tre giovani che hanno rivoluzionato la pittura occidentale. "La mostra è una metafora del film, anzi è quasi strutturata come film che va a ritroso con dei flash back. C'è un segreto da scoprire e andiamo indietro nel tempo a scoprire le radici della modernità. Dalì nel 1929 va a Parigi per incontrare Picasso e poi da lì si va a ritroso nel tempo fino a Picasso 14enne", spiega James Bradburne, direttore della fondazione Strozzi. Un focus particolare nella mostra è dedicato a Picasso, di cui si espongono 120 schizzi inediti nel panorama europeo raccolti nel quaderno 7: "Questo album è la testimonianza della nascità della modernit; è un quaderno in cui Picasso ha messo insieme Les demoiselles d'Avignon, ogni pagina dell'album è il letto della nascita della mdenrità, è l'unico testimone che abbiamo", conclude Bradburne.
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