Manifestazione contro “Job Act”, precarietà del lavoro e “modello Renzi” davanti a “Eataly” oggi pomeriggio a Firenze. Un centinaio di persone, riunite sotto le sigle “Movimento Lotta per la Casa”, “Confederazione Cobas”, Unione Sindacale Italiana”, “Confederazione Unitaria di Base”, “Collettivo Scienze Politiche”, “Ateneo Libertario Fiorentini”, “Partito Comunista dei Lavoratori” e “Clash City Workers”, hanno manifestato rumorosamente, ma ordinatamente, davanti al mega-store alimentare (simbolo del modello Renzi per i manifestanti) recentemente aperto in via Martelli, a pochi passi da piazza Duomo.
Di seguito il volantino distribuito dai manifestanti:
Il Job Act (o Piano per il Lavoro) del governo Renzi tanto propagandato è l'ennesima polpetta avvelenata per i lavoratori e le giovani generazioni. Esso si andrà ad aggiungere ai già nefasti Pacchetto Treu, Legge Biagi e Riforma Fornero che hanno reso precario il lavoro e la vita di milioni di lavoratori, gettandoli nell'insicurezza e la disperazione. I famosi 80 euro promessi ad una parte dei lavoratori sono lo zuccherino per addolcire la pillola amara di cui molti prenderanno presto coscienza!
Nel Decreto Legge già approvato è prevista una ulteriore precarizzazione selvaggia del lavoro, in particolare quella giovanile. 1- Viene peggiorata ferocemente la normativa sul contatto di apprendistato che diventerà così la forma di lavoro "usa e getta" preferita dai padroni. Viene cancellato l'obbligo, fino ad ora vigente, di assumere almeno un lavoratore su tre alla fine del contratto di apprendistato. Viene abolito l'obbligo del padrone di rendere conto all'ente pubblico della formazione professionale svolta all'apprendista (ci si immagina quale formazione verrà fatta??!!). Viene abbassato fino al 35% il salario del lavoratore nella prima fase del contratto di
apprendistato. Quindi con la scusa dell'apprendistato mano libera al super-sfruttamento, all'abuso, allo schiavismo! 2 - Si estende la acasualità (cioè l'uso senza giustificazione) dei contratti a termine dagli attuali 12 mesi a 36 mesi. Insomma i padroni potranno ancora di più usare i contratti a termine a loro piacimento. Per quanto riguarda la cancellazione dell'articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori e la restrizione delle libertà sindacali, previste nel Job Act di Renzi, queste vengono solo rinviate ad una Legge Delega.
Con l'annunciato Piano per il Lavoro, Renzi ed il PD vuoi portare a termine quel lungo processo cominciato con la sconfitta operaia alla Fiat del 1980.
Si vuole rendere la precarietà (già dilagante) una condizione generalizzata senza eccezioni. Si vuole fare della formazione professionale per i disoccupati un serbatoio di forza-lavoro super-sfruttata. Si vuole restringere ulteriormente e se possibile cancellare la libertà sindacale e di sciopero. Si vuole cancellare il Contratto Nazionale di Lavoro come strumento di solidarietà e di garanzia minima. Come conseguenza di tutto questo è lecito aspettarsi: salari sempre più da fame, orari di lavoro sempre più lunghi, luoghi di lavoro sempre più insalubri, condizioni di lavoro sempre più invivibili. Ma questo destino non è ineluttabile. E' possibile e necessario organizzarsi e lottare contro questo lugubre futuro a cui ci vogliono ormai condannati. Anche in questi anni di arretramento, le lotte degli sfruttati ci sono state, troppo spesso lasciate nell'ombra, isolate e destinate ad un arretramento, altre volte vincenti, come hanno dimostrato recentemente le lotte dei lavoratori della logistica, gli scioperi radicali dei tramvieri, la resistenza ai licenziamenti e ai tagli in alcuni grandi ospedali, il movimento di occupazione delle case e per il diritto all'abitare.
È possibile dunque favorire il coordinamento tra queste lotte, è possibile organizzarsi dentro e fuori i luoghi di lavoro. È possibile soprattutto unirsi e organizzarsi contro il modello Renzi, tentativo dell'imprenditoria italiana di aumentare lo sfruttamento dei lavoratori e precarizzare ulteriormente le nostre vite.
PER LA CANCELLAZIONE DI OGNI FORMA DI LAVORO PRECARIO - PER CONDIZIONI DI
LAVORO DIGNITOSE E DIRITTO AL TEMPO LIBERO - RIDUZIONE GENERALIZZATA
DELL'ORARIO DI LAVORO - AUMENTI SALARIALI GENERALIZZATI PER UNA VITA DEGNA DI
ESSERE VISSUTA - NESSUNA LIMITAZIONE ALLA LIBERTA' DI SCIOPERO E ALLE LIBERTA' SIN-
DACALI - DIRITTTO ALLA CASA, ALLASALUTE ALL'ISTRUZIONE E AI TRASPORTI GRATUITI
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