Una realtà che propone 163 giorni di spettacolo in un anno, per un totale di 226 giorni di apertura, le cui produzioni originali sono in tournée in alcune delle più importanti città d’Italia (“Maratona di New York” con Fiona May sarà tra gennaio e marzo a Roma e Torino e in altri 10 luoghi) e che lancia una nuova scuola di teatro per tutte le età: sono solo alcune delle novità del Teatrodante Carlo Monni per il 2018-2019.
Il teatro propone sempre più una visione a 360° di quello che vuol dire operare nella cultura oggi, sotto la direzione artistica di Andrea Bruno Savelli, in collaborazione e con il sostegno del Comune di Campi Bisenzio, guidato da Fondazione Accademia dei Perseveranti, che da oggi ha un nuovo presidente, Alessia Carovani. La programmazione ha il sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, Chianti Banca, Unicoop Firenze, oltre alla collaborazione con la Città Metropolitana di Firenze per i progetti speciali.
Un modello che funziona, visto che da novembre 2018 gestirà un teatro storico di Viareggio, il Teatro Jenco, appena restaurato e riaperto dopo quattro anni.
Di seguito il calendario degli spettacoli della stagione 2018 - 2019
A mano, a mano
Mercoledì 31 ottobre
Giovedì 1, venerdì 9 e sabato 10 novembre ore 21
Desmond
Scritto e diretto da Andrea Bruni
con Nicola Pecci, Andrea Bruni, Alessia De Rosa, Annalisa Vinattieri,
Gianni Bartalucci, Marco Bruni, Veronica Natali, Francesco Renzoni, Chiara Barcaroli, David Cinelli
Musiche originali Alessandro Luchi
Canzoni originali Andrea Bruni, Alessandro Luchi, Marco Bruni
Costumi Gianni Bartalucci realizzazione Sabrina Vanni
Aiuto regia Antonella Agati
Trucco speciale Irene Tronci
Trucco di scena Cristina Celentano di Beauty Art
Luci Massimo Bosi, Massimo Iuliani
Poesia, risate, amore, paura, musica ed emozioni. Tutto questo è Desmond! La nuova visione di Andrea Bruni, che torna al Teatrodante Carlo Monni dopo i successi di “In assenza” e “Come lo spiego a IO?” della scorsa stagione.
Un intreccio audace tra commedia farsesca ed atmosfere gotiche: due fratelli si rifugiano in una vecchia casa di famiglia, ereditata dal padre e dismessa da anni. Lì per la prima volta conosceranno personaggi e storie che credevano di aver solo sognato, lontani echi di un’infanzia rimossa. Ma gli incubi, se si affrontano possono trasformarsi. Chi è il misterioso Desmond? Qual è la sua storia? Venite a scoprirlo.
"La prima versione di questo spettacolo è del 2013, ha debuttato allo Scantinato con la Compagnia Down Theatre. Questa nuova edizione è cambiata sia in alcune parti del copione sia nella messa in scena e nel Cast. Sono stati aggiunte della canzoni originali e momenti corali. L'ho scritto in un momento di crisi personale, ho cercato di raccontare come si vive nel buio. In una di quelle prigioni interiori che più o meno consapevolmente abitiamo.
L'ambientazione Dark, un po' Gotica, mi è sembrata da subito necessaria come punto di partenza e come sfida stilistica. Ho provato a partire dalla paura che blocca, che paralizza, per poi aggiungere eventi e personaggi che piano piano sciolgono i nodi fino a trovare la strada per guardare in faccia il proprio incubo.
Vampiri e Fantasmi diventano maschere delle paure interiori, invenzioni della nostra mente, volti delle nostre convinzioni limitanti.
Nel Cast è entrato Nicola Pecci, che conosco da molti anni, con il quale aspettavamo l'occasione giusta per collaborare. Spero che in Desmond possa far vedere tutto il suo talento di attore e cantante. Oltre a lui il Cast si è rinnovato con attori di esperienza e nuove leve che ho conosciuto durante gli Stage Teatrali di perfezionamento che tengo abitualmente.
E' uno spettacolo difficilmente inquadrabile in una categoria, l'ho scritto con molta libertà scegliendo quello che avrei voluto vedere in scena, per provare a lenire il dolore. Il lavoro di regia è stato lungo, rivolto ad equilibrare i cambi emotivi, i colori opposti di alcune scene.
Ormai da qualche anno produco i miei spettacoli con la speranza di poter parlare alle solitudini che spesso fanno sfiorire sguardi, aiutare le persone ad alleggerire l'anima ma trovare spunti per nuove radici, nuovi orizzonti. Le risate non sono solo pennellate di allegria, ma anche ponti che portano oltre il dolore." Andrea Bruni
Lo Spettacolo si svolgerà SUL PALCO del Teatro, con una originale disposizione del pubblico, che sarà intorno agli attori a 360 °. Una vera esperienza immersiva sia per gli attori che per gli spettatori.
Stagione di prosa
Sabato 3 novembre ore 21
Giovanna D'Arco
scritto e diretto da Monica Guerritore
con Monica Guerritore
Video proiezioni a cura di Enrico Zaccheo
Light design Pietro Sperduti
Capo elettricista Marco Marcucci
Produzione Compagnia Umberto Orsini in collaborazione con Parmaconcerti
PRIMA TOSCANA
In un parallelo tra due destini l'eroina francesce rivive nella nostra epoca: attraverso i volti terribili dei giudici del film di Dreyer contrapposti al sogno di Martin Luther King, nelle note di Orff, di Barber, dei Queen o Tom Waits, nei gesti di Che Guevara o del Rivoltoso Sconosciuto di Piazza Tienanmen, creando quella risonanza emotiva che permette di accompagnare Giovanna alla sua morte senza rimanerne distanti.
Giovanna è viva attraverso gli Atti del Processo, visionaria e poetica nei versi di Maria Luisa Spaziani, reale nel racconto di Cardini e saranno le parole di Giordano Bruno a dare voce alla sua “ chiamata “. ..lei che incarna la perfetta fusione di Corpo- Mente-Anima” che lui stesso aveva preconizzato.
“Dio è in me” si ostina a gridare Giovanna davanti ai giudici. Ed è la sua morte, ma non la sua fine.
Stagione di prosa
Giovedì 15 novembre ore 21
MISS MARPLE giochi di prestigio di Agatha Christie
di Agatha Christie
adattamento teatrale di Edoardo Erba
Regia Pierpaolo Sepe
con Maria Amelia Monti
e con Roberto Citran, Sabrina Scuccimarra, Sebastiano Bottari, Marco Celli, Giulia De Luca, Stefano Guerrieri, Laura Serena
Scene di Luigi Ferrigno
Costumi Alessandro Lai
Musiche Francesco Forni
Light design Cesare Accetta
Produzione Compagnia Gli Ipocriti Melina Balsamo
Siamo alla fine degli anni ‘40, in una casa della campagna inglese. Miss Marple è andata a trovare la sua vecchia amica Caroline, una filantropa che vive lì col terzo marito, Lewis, e vari figli e figliastri dei matrimoni precedenti. Di questa famiglia allargata, fa parte anche uno strano giovane, Edgard che durante un tranquillo dopocena, perde i nervi: pistola in pugno minaccia Lewis e lo costringe a entrare nel suo studio. Il delitto avviene sotto gli occhi terrorizzati di tutti. Ma le cose non sono come sembrano. Toccherà a Miss Marple, in attesa dell’arrivo della polizia, capire che ciò che è successo non è quello che tutti credono di aver visto. Il pubblico è stato distratto da qualcosa che ha permesso all’assassino di agire indisturbato. Come a teatro. Come in un Gioco di Prestigio.
Festival economia civile
Venerdì 16 novembre ore 21.30
Rifiutopoli. Veleni e antidoti
di e con Enrico Fontana
e con Vito Baroncini
Parole e immagini per raccontare il ciclo illegale dei rifiuti, i traffici della cosiddetta ecomafia, ma anche il cambiamento concreto che i nostri gesti quotidiani possono generare.
Ingresso gratuito su prenotazione
Festival economia civile
Sabato 17 novembre, ore 17
Cimena, il cinema dove i film vengono scelti dai bambini
Ingresso gratuito su prenotazione
Danza
Sabato 24 novembre ore 21
Domenica 25 novembre ore 17
Pulcinella
Musiche di Igor Stravinskij e Giovanni Battista Pergolesi
Selezioni di brani della partitura a cura del M° Francesco Novelli
Nuova scrittura drammaturgica di Andrea Di Bari
Coreografia di Arianna Benedetti
Compagnia Nuovo Balletto di Toscana
PRIMA NAZIONALE
Una rivisitazione in chiave contemporanea del capolavoro del balletto neoclassico, in una inedita versione capace di far assaporare in termini moderni il gusto della Commedia dell’Arte.
In scena un organico di dieci danzatori, giovani professionisti under 21.
Stagione lirico-sinfonica
Venerdì 30 novembre ore 21
Il barbiere di Siviglia
Opera buffa di Gioachino Rossini su libretto di Cesare Sterbini
Nuova versione ridotta di Alexander Krampe - Edizione Universal
Adattamento drammaturgico e regia di Andrea Bruno Savelli
Cantanti vincitori del concorso "La Filharmonie Opera Studio" e con Andrea Muzzi
Orchestra La Filharmonie - Nima Keshavarzi direttore e concertatore
PRIMA NAZIONALE
Il conte di Almaviva è a Siviglia ed è innamorato di Rosina, ricca pupilla del vecchio don Bartolo ma da questi tenuta sotto stretta custodia. In aiuto di Almaviva giunge Figaro, factotum e barbiere richiesto da tutta la città, il quale suggerisce al conte di presentarsi in casa di don Bartolo travestito da soldato sotto il nome di Lindoro e con un falso biglietto di alloggio. Ma anche il geloso don Bartolo aspira segretamente alla mano e soprattutto alla ricca dote di Rosina. Venuto a conoscenza della presenza di Almaviva in città, egli ricorre alle armi della calunnia e dello scandalo per liberarsi del rivale. Nulla può tuttavia contro le astuzie di Figaro e del conte, il quale torna a corteggiare Rosina nei panni di un maestro di musica in sostituzione di don Basilio, che egli dice malato.
Lo stratagemma riesce, ma quando i due innamorati stanno per fuggire ecco che don Bartolo, insospettito, decide di accelerare i tempi sposando Rosina. All’arrivo del notaio per la stipula del contratto di nozze, le parti improvvisamente si invertono anche grazie all’aiuto di don Basilio e alla destrezza di Figaro, sì che Almaviva sposa Rosina prima che don Bartolo faccia ritorno. A questi resterà come consolazione il fatto di non dover consegnare la dote della sua pupilla, di cui farà a metà con Figaro.
La furbizia del barbiere Figaro prevale sulle manovre meschine di esponenti della vecchia società: l’intelligenza al potere!
Stagione di prosa
Sabato 1 dicembre ore 21
La classe
di Vincenzo Manna
Regia Giuseppe Marini
con Claudio Casadio, Andrea Paolotti, Brenno Placido, Edoardo Frullini, Valentina Carli, Haroun Fall, Cecilia D'Amico, Giulia Paoletti
Scene Alessandro Chiti
Costumi Laura Fantuzzo
Musiche Paolo Coletta
Light design Javier Delle Monache
Produzione Accademia perduta Romagna Teatri, Società per attori, Goldenart production srl
Con la collaborazione di Tecnè, Società Italiana di Riabilitazione Psicosociale, Phidia
Disoccupazione, criminalità e conflitti sociali sono il quotidiano di una cittadina europea dove sorge lo "Zoo", uno dei campi profughi più vasti del continente. Poco distante c'è una scuola che è specchio della depressione sociale ed economica, dove Albert, professore di Storia, viene chiamato ad insegnare in una classe di recupero per studenti sospesi per motivi disciplinari.
Intravedendo nella rabbia una possibilità di comunicazione, Albert, riesce a far breccia nel loro disagio e conquista la fiducia della maggior parte della classe. Abbandona la didattica suggerita e propone agli studenti di partecipare a un concorso, che ha per tema I giovani e gli adolescenti vittime dell'Olocausto.
Gli studenti si lasciano convincere quando questi gli mostra un documento: foto e carte di un rifugiato dello Zoo che nel paese d'origine aveva il compito di catalogare morti e perseguitati dal regime per il quale lavorava. È quello l'Olocausto di cui gli studenti si dovranno occupare.
Stagione bambini e ragazzi
Sabato 8 e domenica 9 dicembre ore 16.30
Bruno lo zozzo
scritto da Andrea Bruni e Simone Frasca
diretto da Andrea Bruni
con Andrea Bruni, Alessia De Rosa, Gaia Nanni, Chiara Meriggi e Alessandro Bindi
musiche originali e proiezioni Massimo Iuliani
disegni originali Simone Frasca
costumi Sabrina Vanni
Come può crescere, e diventare adulto, un bambino che è stato continuamente rimproverato per il suo disordine? Probabilmente rischia di diventare un maniaco del pulito! Bruno Pulitino è un professore di igiene e pulizia che vuole insegnare ai bambini a tenere pulito il mondo. Bruno lo Zozzo è un bambino che ama sporcarsi, mangiare e giocare: il suo mondo, ricco di immaginazione, è abitato da mostri eccezionali e amici immaginari tra cui il fido amico Giovanni, un maiale intelligente e simpatico.
Venerdì 14, sabato 15 e domenica 16 dicembre ore 21
Rocky Horror Live concert show
regia di Riccardo Giannini
produzione Nicola Magnini per Magnoprog
Uno dei classici della storia del musical, da anni ormai considerato un “cult” teatrale e cinematografico. Molte le sorprese che accompagneranno Brad Majors e Janet Weiss nel loro
insolito viaggio notturno coinvolgendo il pubblico in uno show ritmato e divertente, farsesco ed intrigante!
Stagione bambini e ragazzi
Sabato 15 dicembre, ore 17
Cimena, il cinema dove i film vengono scelti dai bambini
Ingresso gratuito su prenotazione
Stagione lirico-sinfonica
Martedì 18 dicembre ore 21
Concerto Roberto Abbado
Musiche di Mozart, Haydn, Mendelssohn
Orchestra la Filharmonie - Roberto Abbado direttore
Eventi speciali
Domenica 30 dicembre ore 16.30, lunedì 31 dicembre ore 21.30, martedì 1 gennaio ore 16.30
La briscola in cinque
di Angelo Savelli dal romanzo di Marco Malvaldi
(ed. Sellerio)
regia di Andrea Bruno Savelli
con Sergio Forconi, Giovanna Brilli, Andrea Bruno Savelli, Raul Bulgherini, Diego Conforti, Luca Corsi, Amerigo Fontani, Greta Cinotti, Lorenzo Socci, Elisa Vitiello
Light design Alessandro Ruggiero
Scene Michele Ricciarini
Siamo in un paese della costa toscana. Da un cassonetto dell'immondizia sporge il cadavere di una ragazza, figlia viziata di buona famiglia e dalla condotta licenziosa. I sospetti cadono su due amici della ragazzina nel giro delle discoteche. Ma caso vuole che, per amor di maldicenza e per ammazzare il tempo, sul delitto cominci a chiacchierare, litigare e infine indagare il gruppo di irriverenti vecchietti del Bar Lume e il suo barista che si ritrova così a improvvisarsi svogliato investigatore.
Stagione di prosa
Martedì 8 gennaio ore 21
La guerra dei Roses
di Warren Adler
Traduzione di Antonia Brancari e Enrico Luttman
Regia di Filippo Dini
con Ambra Angiolini, Matteo Cremon
e con Massimo Cagnina, Emanuela Guaiana
Scene Laura Benzi
Costumi Alessandro Lai
Musiche Arturo Annecchino
Light design Pasquale Mari
Produzione Valerio Santoro per La pirandelliana in coproduzione con Goldenart Production srl
La guerra dei Roses, romanzo di Warren Adler, divenuto noto grazie alla fama dell’omonima pellicola con Michael Douglas e Kathleen Turner, narra della lenta e terribile separazione tra i coniugi Rose. Lui ricco e ambizioso uomo d’affari, tronfio della sua fortunata carriera, lei una moglie obbediente, ma mai dimessa, che lo ha accompagnato nella sua brillante ascesa, con amore, stima profonda e un pizzico di fascinazione per le piccole e grandi comodità conquistate. Una commedia straordinaria, raffinata e caotica al tempo stesso, comica e crudele, ridicola e folle, che trova in teatro il suo terreno d’elezione, per la sua potenza espressiva e la sua dimensione onirica, capace di svelare i nostri intimi fallimenti nel comprendere l’ “altro”, l’opposto, all’interno di noi stessi. Sul palcoscenico i diabolici Ambra Angiolini e Matteo Cremon, diretti da un ispirato Filippo Dini.
A mano, a mano
Venerdì 11 e sabato 12 gennaio ore 21
Ite, missa, est
di e con Mauro Monni e Andrea Mitri
regia Jean Philippe Pearson
scenografia Francesca Leoni
disegno luci Claudio Fornai
video Jean Philippe Pearson
Produzione ATTO DUE / SINE QUA NON
Un sacerdote che dice messa ed un uomo con una valigia. Un omelia che si trasforma in accusa e i ricordi che affiorano durante un viaggio. Due storie apparentemente distanti, come quelle che i due uomini raccontano. Una è quella dello IOR , la banca vaticana, a partire dalla sua fondazione , all’indomani dei Patti Lateranensi, fino al 1986 , al termine dello scandalo che coinvolse Marcinkus, Gelli , Sindona e Calvi. L’altra è quella dei mondiali di calcio in Argentina nel ’78, sotto la dittatura di Videla, conclusasi con la vittoria dell’Argentina, tra partite comprate e arbitraggi compiacenti.
Volti , nomi e fatti che riaffiorano dal passato, per scoprire che il legame tra i due eventi non è poi così labile e che il potere agisce sempre per il suo tornaconto.
Un personaggio inventato, Don Dario, che nella sua ultima omelia, racconta fatti circostanziati e dimostrati sulla storia vaticana ed un personaggio realmente esistito , Jorge Carrascosa, che riportando la cronaca dei Mondiali racconta di una dittatura e della sua rinuncia ad essere il capitano di quella Nazionale.
Due personaggi apparentemente distanti ed un’amicizia inventata per raccontare fatti veri che cominciano a diventare distanti, e che è meglio ricordare, anche in parte per capire di più del nostro presente.
In “Ite Missa Est” Mauro Monni ed Andrea Mitri, propongono due monologhi che, grazie alla regia “cinematografica” di Jean Philippe Pearson , si intrecciano sempre di più, finendo in fin dei conti a raccontare la storia di una scelta comune.
Stagione lirico-sinfonica
Martedì 15 gennaio ore 21
À vent
Irene Lucci Flauto,Giannluca Tassinari Oboe, Ettore Biagi Clarinetto
Riccardo Papa Fagotto, Massimo Marconi Corno
Musiche di Taffanel, Ibert, Mihlaud, Ravel
Stagione bambini e ragazzi
Sabato 19 gennaio ore 17
Cimena, il cinema dove i film vengono scelti dai bambini
Ingresso gratuito su prenotazione
Stagione di prosa
Martedì 22 gennaio ore 21
Piccoli crimini coniugali
di E. Emmanuel Schmitt
Adattamento e regia Michele Placido
con Michele Placido e Anna Bonaiuto
Scene Gianluca Amodio
Costumi Alessandro Lai
Musiche Di Maggio & Luna
Luci Pasquale Mari
Produzione Goldenart production srl
Fra impercettibili slittamenti del cuore e tradimenti conclamati si consuma la vita dei due protagonisti. Un sottile, brillante gioco al massacro a due voci inventato da uno dei drammaturghi più amati e rappresentati d’oltralpe. Gilles e Lisa da quindici anni si trovano a vivere un apparente, tranquillo ménage familiare. Lui, scrittore di gialli, non è un grande fautore della vita a due. Lei, moglie fedele, è invece molto innamorata e timorosa di perdere il marito, magari sedotto da una donna più giovane. Il testo di Schmitt è un veloce e dinamico confronto verbale tra i due coniugi, un susseguirsi di battute, ora amorevoli ora feroci, ora ironiche ora taglienti, rivelazioni sorprendenti, scoperte sospettate, ma sempre taciute, rancori, gelosie, fraintendimenti mai chiariti, in una lotta senza esclusioni di colpi, sostenuta però da una grande attrazione fisica che li tiene avvinti.
Stagione bambini e ragazzi
Domenica 3 febbraio ore 16.30
Pierino e il lupo
Fiaba musicale per voce narrante e orchestra
Testo e musica di Sergej Prokof 'ev
Eseguito dal vivo da Orchestra la Filharmonie
Direzione musicale Nima Keshavarzi
Regia e voce narrante Andrea Bruno Savelli
Uno spettacolo in coproduzione con il Teatrodante Carlo Monni
Nella lontana Russia, in una casetta sul limitar del bosco, vive Pierino con il suo nonno. Pierino è un bambino vivace e conosce diversi animali tra cui un uccellino, un'anatra e un gatto. Un giorno però incomincia ad aggirarsi nei boschi un lupo feroce. Pierino decide così di avventurarsi alla ricerca del lupo per ucciderlo, ma il suo burbero nonno non gli permette di lasciare la casa perché troppo pericoloso. Da lì, Pierino dopo svariati tentativi riesce a scappare e a trovare la bestia che nel frattempo sta minacciando i suoi amici.
Grazie al coraggio di Pierino e con l’aiuto degli animali del bosco, il lupo viene catturato e legato ad un albero.
Pierino insieme ai cacciatori, che nel frattempo sono giunti in aiuto a suon di spari, e agli animali rientrano in
paese in un corteo trionfale.
Il capolavoro del maestro russo, una delle più celebri fiabe musicali per infanzia, rappresentato attraverso
l'orchestra, il teatro e la narrazione, mira ad avvicinare i piccoli (e non) alla grande musica attraverso la sua
massima espressione: l'orchestra sinfonica. I bambini imparano a riconoscere i timbri e le caratteristiche delle varie sezioni di un'orchestra associandoli ai personaggi della narrazione.
Stagione di prosa
Martedì 5 febbraio ore 21
Figlie di Eva
di Michela Andreozzi, Vincenzo Alfieri, Grazia Giardiello
Regia di Massimiliano Vado
con Maria Grazia Cucinotta, Vittoria Belvedere, Michela Andreozzi
Produzione Bis Tremila
Tre donne sono legate allo stesso uomo, un politico spregiudicato, corrotto e doppiogiochista, candidato premier delle imminenti elezioni che dopo averle usate per arrivare in vetta, le scarica senza mezzi termini. Dopo un tentativo di vendetta personale che nessuna di loro riesce a portare a termine le donne, pur conoscendosi appena e detestandosi parecchio, si uniscono per vendicarsi tutte insieme. Ingaggiano un giovane attore e come tre streghe usano tutti i loro trucchi per trasformarlo ne “l’uomo perfetto”: lo istruiscono fino a fare di lui un antagonista politico così forte da distruggere il cinico candidato premier proprio sul terreno in cui si sente più forte: la politica.
Un po’ Pigmalione, un po’ Club delle Prime Mogli, un po’ Streghe di Eastwick, Figlie di Eva è la storia di una solidarietà ma anche della condizione femminile, costretta a stare un passo indietro ma capace, se provocata, di tirare fuori risorse geniali e rimontare vincendo in volata.
Stagione bambini e ragazzi
Sabato 9 febbraio ore 17
Cimena, il cinema dove i film vengono scelti dai bambini
Ingresso gratuito su prenotazione
A mano, a mano
Sabato 9 e domenica 10 febbraio ore 21
Tre. Le sorelle Prozorov
liberamente tratto da ‘Tre Sorelle’ di Anton Cechov
diretto da Giovanni Meola GIOVANNI MEOLA
drammaturgia collettiva
con (in o.a.) Roberta Astuti, Sara Missaglia e Chiara Vitiello
Assistente alla regia Annalisa Miele
Il nuovo progetto di Virus Teatrali è un corpo-a-corpo con uno dei drammaturghi e commediografi più importanti ed essenziali della storia del teatro, Anton Cechov.
Lavoro di riscrittura sul campo con esito finale una drammaturgia collettiva scenica: ‘Tre. Le Sorelle Prozorov’ è dunque Cechov anche senza essere Cechov.
"Questo progetto mi è particolarmente caro perché assieme alle attrici e alla mia assistente abbiamo voluto condivire una sfida intrigante e allo stesso tempo rischiosa: sceglierci e regalarci una disponibilità allo studio e alla pratica rarissimi in questo campo.
Per chi fa teatro, per chi si misura ogni giorno con il tentativo di dare vita, in scena, a qualcosa che abbia un senso (razionale, epidermico, carnale, visivo, estetico, concettuale o quale che sia) e che, appunto, riesca ad avere 'vita' e a ritrasmetterla, Cechov è un baluardo col quale, prima o poi, fare i conti.
Ma fare i conti con questo straordinario autore significa ingaggiare una lotta senza quartiere non solo con ciò che ha scritto ma ancor di più con il cosiddetto 'non detto' e, penso di poter aggiungere, col 'non scritto'.
E noi questo abbiamo provato e stiamo provando a fare. Tra entusiasmi, dubbi, retromarce, avanzate spedite e tanta applicazione. Applicazione creativa nel praticare una riscrittura drammaturgica collettiva e scenica (del nostro gruppo di lavoro composto da reparto registico ed attrici) con la quale riuscire nell'impresa di mettere in scena i tanti personaggi di quel testo con sole tre attrici.
Duttili, 'vere' ed intelligenti." Giovanni Meola
Stagione lirico-sinfonica
Martedì 12 febbraio ore 21
Solisti della Filharmonie
Aurora Landucci Violino I, Fiammetta Casalini Violino II
Alessandro Morelli Viola, Stefano Aiolli Violoncello
Francesco Checchini Flauto, Emilio Checchini Clarinetto
Musiche di Mozart, Brahms
A mano, a mano
Giovedì 4 e venerdì 15 febbraio ore 21
Arthea associazione culturale presenta
SCUSATE SE PARLIAMO D’AMORE
Il teatro nei raccontidi Raymond Carver
Con Massimo Poggio, Barbara Rizzo, Andrea Mitri e Letizia Sacco
drammaturgia e regiaAlberto Di Matteo
Lo Spettacolo
Due coppie di amici, altavolo di cucina, con quattro bicchieri, una bottiglia di gin e una di soda; è un giorno di festa probabilmente, bevono e chiacchierano, e non si sa come e perché si mettono a parlare d'amore. Ma di cosa parliamo esattamente quando parliamo d'amore?
Questa, in sintesi, la situazione di partenza di uno dei più celebri racconti di Raymond Carver: Di cosa parliamo quando parliamo d'amore, tratto dall'omonima raccolta. Di questo racconto abbiamo fatto la storia-guida dello spettacolo, ma abbiamo attinto anchead altri testi carveriani: brevi racconti, poesie, interviste, conferenze ecc. Raymond Carver (1938-1988) scrittore americano, è tuttora considerato uno dei grandi della narrativa contemporanea, il maestro indiscusso del racconto breve, ma non scrisse maiper il teatro, se non una primissima opera giovanile.
I personaggi di Carver agiscono, parlano, raccontano a proposito di cose normali, semplici, quotidiane, perfino banali, ma sembrano sempre alludere, più o meno volontariamente, a ben altro, a qualcosa di più grande, misterioso, assoluto.
Ecco allora che si spiega il senso della nostra sfida: cercare il teatro nelle storie di Raymond Carver, una teatralità tutta contemporanea, quasi beckettiana, che ha dei tratti di inquietudine, ma che contiene anche un innegabile e anomalo umorismo.
I racconti di Carver si situano in quell'orizzonte che è tipico dell'uomo del ventesimo e ventunesimo secolo, e cioè quello della quotidianità, della vita di tutti i giorni, fatta dalle 'solite cose'. Ma in quello stesso orizzonte lo scrittore americano ha saputo lasciare tracce dipoesia, di mistero, di trascendenza. Solo che Carver, come scrittore, è reticente, non dice tutto, dissemina le sue storie di vuoti, di buchi, di cose non spiegate e inspiegabili...
E allora tornando alle domanda iniziale, di cosa parliamo quando parliamo d'amore, cioè di cosa stiamo realmente parlando quando raccontiamo di coppie in crisi, di matrimoni, di separazioni, di violenze domestiche, di figli e famiglie ecc.? Carver, come suo solito, sembra lasciare le domande senza risposta, ma in modo sottile sembra invitarci a vedere l'amore come un mistero, il mistero della vita stessa.
Sta a noi, spettatori e interpreti, sta al teatro, in definitiva, il piacere di rinvenire il brivido della poesia e delle emozioni in quelle storie misteriose di tutti i giorni.
Stagione bambini e ragazzi
Domenica 17 febbraio ore 16.30
La porta proibita
Di Manola Nifosì
Con Sergio Aguirre, Manola Nifosì, Elena Fabiani e Luigi Monticelli
Costumi di Alessandra Vadalà
Scenografia Cristina Conticelli
Fabbro Marco Canovai
Luci Giovanni Berti
Musiche a cura di Luigi Monticelli
Arragiamenti musicali Luigi Monticelli ed Eric Butler
Regia Manola Nifosì
Produzione AttoDue \ Luglio Bambino
“Questa storia l’ho ascoltata da mia nonna, che l’aveva ascoltata da sua nonna che l’aveva ascoltata……” Inizia così il nostro spettacolo, in un tempo in cui la carestia e le calamità hanno ridotto tutti alla miseria e alla fame. Il vecchio To-nio non ha più niente da dare alle sue figlie: né un biscotto secco, né un tozzo di pane, né una briciola di formaggio ….niente…niente…
Ma nell’orto dell’Orco, oltre il campo degli ulivi, al di là delle alte mura, ci sono frutta e verdure di ogni tipo e quali-tà…e il palazzo dell’Orco con le sue cinquanta stanze e quell’unica porta che non si può aprire, la porta proibita, e che nasconde chissà quali segreti. Per affrontare tutto questo bisognerà porsi le domande giuste.
Danza
Domenica 24 febbraio ore 17
Re-Generation Contemporary Dances
Una serie di coreografie innovative create per l’organico della Compagnia Nuovo BallettO di ToscanA da coreografi esponenti di una ricerca in vari e diversi linguaggi della danza contemporanea nelle sue più attuali espressioni.
Evento speciale Andrea Cambi
Venerdì 1 marzo ore 21
Berlinguer ti voglio bene
Riduzione teatrale del celeberrimo film con Roberto Benigni ad opera della L.I.F. Lega Improvvisazione Firenze
Adattamento teatrale della celebratissima pellicola di Giuseppe Bertolucci del 1977
con: Daniele Angeli, Elisabetta Desideri, Pier Luigi Panchetti, Niccolò Nocentini, Giovanni Degl'Innocenti, Silvia Privitera, Mara Di Bartolomeo, Gabriele Giustri, Alessio Bartoli, Michele Luzzi, Luigi Nebbiai, Francesco Pasquali, Mauro Monni.
Regia di Giovanni Palanza
La trasposizione teatrale dell’omonimo film resta un capolavoro di comicità tipicamente toscana mantendosi fedele all’originale, seppur riadattata per ragioni di carattere tecnico. La regia, curata da Giovanni Palanza, rispetta a pieno la natura del film divenuto nel tempo un punto di riferimento per diverse generazioni. Non mancano quindi le scene cult e le battute storiche che ancora oggi fanno parte del gergo goliardico toscano di giovani e meno giovani, anche gli abiti di scena sono stati ricostruiti esattamente come nel film.
Stagione lirico-sinfonica
Domenica 3 marzo ore 17
Concerto di Carnevale
Musiche di Strauss Jr, Gershwin, Cajkovskij
Massimo Barsotti pianoforte
Orchestra la Filharmonie - Nima Keshavarzi direttore
Stagione di prosa
Lunedì 4 marzo ore 21
Mi amavi ancora
di Florian Zeller
regia Stefano Artissunch
con Simona Cavallari, Ettore Bassi
e con Giancarlo Ratti, Malvina Ruggiano
Scene Matteo Soltanto
Costumi Marco Nateri
Produzione ArtistiAssociati in collaborazione con Synergie Teatrali
Dopo la morte del marito Pierre, drammaturgo, la vedova Anne scopre gli appunti di una commedia, che trattava di un uomo sposato, scrittore, appassionato ed innamorato di una giovane attrice. Il dubbio si agita ed inizia un'indagine febbrile.
Anne si persuade che il testo narri l'infedeltà di Pierre e va alla ricerca della donna, sua antagonista, senza riuscire a rivelare la verità o l'illusione della stessa: è il dolore che la fuorvia oppure finalmente ha aperto gli occhi?
Per rispondere a questa domanda si appella a Daniel, migliore amico di Pierre, che con molta dolcezza cerca di rassicurarla. Anne persevera nella sua ricerca e decide di contattare l'attrice Laura Dame che è menzionata nelle note della commedia del marito. Sospetta che sia lei l'amante. Scruta il passato, domanda a chi la circonda, cammina in un pericoloso labirinto. Quanto deve essere cercata la verità? Flashback in situazioni inaspettate, lo spettatore si immedesima in questi personaggi in una ricerca fatta di dubbi e apprensioni, in cui si mescolano realtà, immaginazione, paura, risate e fantasia.
A mano, a mano
Venerdì 8 e sabato 9 marzo ore 21
L'uomo che piantava gli alberi
dal testo originale di Jean Giono
Narratore Andrea Bruni
Ambientazione sonora Gigi Biolcati e Alessandro Luchi
Regia Andrea Bruni e Alessia De Rosa
Un libro essenziale, da cui gli artisti sono partiti per mettere in scena un insieme di suoni, musica, parole e gesti, nel rispetto del testo originario, nella libertà della propria risonanza. Un progetto a quattro mani. Uno spettacolo che debutta a Marzo 2019 per trovare molte strade diverse dove prendere vita.
Il teatro di Narrazione cerca nuove strade e radici in questa messa in scena che si affida alla forza di una storia che muove le coscienze.
"Quando penso che un uomo solo, ridotto alle proprie semplici risorse fisiche e morali, è bastato a far uscire dal deserto quel paese di Canaan, trovo che, malgrado tutto, la condizione umana sia ammirevole" Jean Giono
Durante una passeggiata in Provenza, il narratore incontra una personalità indimenticabile: un pastore solitario e tranquillo, di poche parole, che provava piacere a vivere lentamente, a contatto con la natura. Nonostante la sua semplicità, quest'uomo stava per fare qualcosa di leggendario.
Una fiaba moderna, da conoscere per capire l’importanza del lavoro individuale e la potenza delle imprese, anche quelle più modeste, che iniziano sempre da un piccolo seme.
Stagione lirico-sinfonica
Martedì 12 marzo ore 21
Concerto musica da camera
La Filharmonie ensemble
Orchestra la Filharmonie - Nima Keshavarzi direttore
Musiche di Mozart, Beethoven
Stagione di prosa
Sabato 16 febbraio ore 21
Shakespeare in Facebook
ispirato a Romeo e Giulietta e Otello di William Shakespeare
adattamento e regia di Andrea Bruno Savelli
con Alfredo Calicchio, Fabio Facchini, Fabrizio Pagliaretta, Giacomo Bogani, Lidia Castella, Lucia Agostino, Matteo Maria Dragoni, Veronica Mele
Scene Michele Ricciarini
Produzione Teatrodante Carlo Monni
Con il sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze
Un dramma moderno, un inedito intreccio tra le tragedie Shakespeariane più celebri: Romeo e Giulietta e Otello. Nella periferia napoletana un gruppo di giovani si ritrova quotidianamente al campetto del quartiere, tra una partita a pallacanestro e l'altra, OJ ed il fedele amico Casio ottengono la loro chance per entrare nel dorato mondo della musica hip hop milanese, scatenando la subdola invidia di Lago, che architetta un meschino piano per distruggere la reputazione del suo rivale.
Sotto la lente di ingrandimento le relazioni ai tempi di Facebook, da come questo permette di esaltare i nostri lati migliori, insabbiando la nostra vera natura, soggiogando la mente dei nostri “amici", a come invece può permetterci di mostrare gli aspetti più nascosti della nostra essenza, quelli che per pudore teniamo segreti. Un'indagine sul cambiamento radicale che la piattaforma sociale ha apportato nelle nostre vite.
A mano, a mano
Venerdì 29 e sabato 30 marzo
Oblò- Lavaggio cuori delicati
di e con Andrea Bruni
e con Alessandro Bindi, Alessia De Rosa, Gianni Bartalucci, Sandra Balsimelli
Assistente alla regia: Francesca Tonanni
Scene: Tamara Pieri.
Una lavanderia automatica diventa un luogo magico, il posto dove agire l'ultima trasformazione per fare il primo passo verso una nuova vita.
Spesso viviamo nella ripetizione di gesti, abitudini, relazioni, immaginando che il giorno di svolta, il momento in cui saremo finalmente felici arriverà. Siamo proiettati nel futuro che desideriamo, che otterremo, che ci meritiamo. Ma il tempo diventa un compagno sempre più ingombrante: passato e futuro si allargano impedendoci di vi-vere il presente.
Ma cosa può succedere in un luogo abituato ai movimenti circolari, ripetitivi; abituato ad accogliere estranei in cerca di tempo sospeso, da lavare?
Stagione di prosa
Venerdì 5 aprile ore 21
L'abisso
di e con Davide Enia
tratto da Appunti per un naufrago (Sellerio Editore)
Musiche composte ed eseguite da Giulio Barocchieri
Produzione Accademia perduta / Romagna Teatri, Teatro di Roma – Teatro Nazionale, Teatro Biondo di Palermo in collaborazione con Festival Internazionale di Narrazione di Arzo
Il primo sbarco l’ho visto a Lampedusa assieme a mio padre. Approdarono al molo in tantissimi, ragazzi e bambine, per lo più.
Io era senza parole. Era la Storia quella che ci era accaduta davanti. La Storia che si studia nei libri e che riempie le pellicole dei film e dei documentari.
Ho trascorso molto tempo sull’isola per provare a costruire un dialogo con i testimoni diretti: i pescatori e il personale della Guardia Costiera, i residenti e i medici, i volontari e i sommozzatori. Si nominavano i sentimenti e le angosce, le speranze e i traumi secondo la lingua della culla, usandone suoni e simboli.
Ne L’abisso si usano i linguaggi propri del teatro (il gesto, il canto, il cunto) per affrontare il mosaico di questo tempo presente.
Quanto sta accadendo a Lampedusa non è soltanto il punto di incontro tra geografie e culture differenti. È per davvero un ponte tra periodi storici diversi, il mondo come l’abbiamo conosciuto fino a oggi e quello che potrà essere domani. Sta già cambiando tutto. E sta cambiando da più di un quarto di secolo.
Stagione bambini e ragazzi
Sabato 6 aprile ore 17
Cimena, il cinema dove i film vengono scelti dai bambini
Ingresso gratuito su prenotazione
Evento speciale Andrea Cambi
Sabato 6 aprile ore 21
ContestAndreaCambi
Un concorso dove artisti e/o compagnie potranno presentare il lor spettacolo comico in forma breve e veloce, gareggiando con altri artisti nella stessa serata. La durata massima di ciascuno estratto infatti sarà di 15 minuti.
Il pubblico sarà parte attiva dando un voto ad ogni presentazione. A fine serata si decreterà l’artista/compagnia vincitrice che porterà in scena il proprio spettacolo completo all’interno della rassegna “Andrea Cambi” della stagione teatrale 2019/2020
Stagione bambini e ragazzi
Domenica 14 aprile ore 16.30
Ma mere l'Oye
Eseguito dall’Orchestra la Filharmonie
Regia e voce narrante Andrea Bruno Savelli
Uno spettacolo in coproduzione con Teatrodante Carlo Monni e Compagnia Nuovo Balletto di Toscana
“Ma mère l’oye” è una raccolta di cinque pezzi per pianoforte a 4 mani composti da Ravel tra il 1908 e il 1910, orchestrati nel 1920 e successivamente concepiti per balletto. I brani sono ispirati da diverse illustrazioni tratte da “Cinq pièces enfantines” che raccoglieva le più illustri fiabe francesi per l’infanzia. I cinque movimenti/fiabe sono:
1. Pavana della Bella addormentata nel bosco (Lento)
2. Pollicino (Molto moderato)
3. Laideronnette, imperatrice delle pagode (Movimento di marcia)
4. I dialoghi della Bella e della Bestia (Movimento di valzer moderato)
5. Il giardino incantato (Lento e grave)
La storia comincia con il celebre racconto della Bella addormentata nel bosco; la principessina dopo essersi punta con un arcolaio avvelenato dalla fata cattiva cade in un sonno che dura cent'anni. Insieme a tutto il suo regno e ai cortigiani sogna e immagina altre fiabe; Pollicino, Laideronnette - l’imperatrice delle pagode, la Bella e la Bestia e il giardino incantato. Ma mère l’oye è un capolavoro nel suo genere, semplice nelle linee melodiche e nell'impiego dell'armonia. Infatti la misura "fiabesca" viene esaltata proprio dall'esiguità dei mezzi utilizzati e dal magico equilibrio della scrittur
Stagione lirico-sinfonica
Mercoledì 1 maggio ore 16.30
Concerto di chiusura
Musiche di Beethoven
Clarice Curradi violino, Augusto Gasbarri violoncello, Irene Novi pianoforte
Orchestra la Filharmonie - Nima Keshavarzi direttore
Stagione lirico-sinfonica
Martedì 14 maggio ore 21
Musica a 16 corde
Marco Mazzamuto Violino I, Niccolò Musmeci Violino II
Salvatore Randazzo Viola, Bruno Crinò Violoncello
Musiche di Mendelssohn-Bartholdy, Cajkovskij
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