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lunedì, 29 ottobre 2012 - 01:36
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Regione

Toscana: avviati i percorsi per una nuova legge su informazione e TV

Immagine articolo - Il sito d'Italia

Aprire un tavolo sulla crisi dell'emittenza locale per salvaguardare il lavoro di quanti, giornalisti e tecnici, in questi anni hanno assicurato il tessuto informativo e salvaguardato la pluralita'. Questa e' la richiesta che l'Associazione stampa toscana, per voce del suo presidente Paolo Ciampi, ha avanzato alla Regione Toscana affinche' si pongano i riflettori sull'ormai critica situazione dell'emittenza radiotelevisiva in Toscana. Il convegno ''La tivu' che vogliamo'' e' stato organizzato dall'Ast al Museo di Storia naturale di Livorno. Obiettivo: fare il punto sulla crisi che sta attraversando il settore dell'emittenza televisiva con la chiusura di molti soggetti imprenditoriali e licenziamenti di giornalisti e tecnici in gran numero. Fra i presenti, molti consiglieri regionali. E da loro sono arrivati suggerimenti, proposte e anche anticipazioni sulle possibili politiche della Regione. Il presidente della Commissione Emergenza occupazionale del Consiglio regionale, Paolo Marini, Fds-Verdi, ha accolto con favore l'idea del tavolo regionale, ma ha anche detto che la Toscana, benche' disposta a lavorare per un progetto di legge, non puo' sostituirsi allo Stato, giacche' molti aspetti inerenti la crisi, ha affermato, sono di pertinenza statale e devono essere affrontati e risolti dal Governo nazionale. Il consigliere regionale Vittorio Bugli, presidente del gruppo Pd, ha fatto sapere che il suo gruppo sta lavorando a una proposta di legge sulle imprese che operano nell'ambito dell'informazione regionale. Il fine e' tutelare il lavoro nella sua qualita' e professionalita', ha detto, ma per far questo occorre sostenere l'innovazione tecnologica al fine di migliorare la qualita' e favorire la pluralita' imprenditoriale. Il testo e' quasi definito, ha concluso Bugli, e presto sara' posto all'attenzione delle altre forze politiche. Disposto a lavorare sul testo del Pd e della maggioranza si e' detto Nicola Nascosti, Pdl, per il quale occorre favorire le imprese che lavorano nelle regole e producono informazione in modo deontologicamente corretto. Il monitoraggio dell'emittenza che sta svolgendo il Corecom, ha aggiunto Nascosti, e' un punto di partenza importante. Occorre garantire la pluralita' dei soggetti. Marta Gazzarri, capogruppo Idv, ha ricordato che l'Italia, secondo House Freedom, e' al settantesimo posto nel mondo per la liberta' d'informazione e in Italia esiste un vero e proprio far west informativo dal quale si puo' uscire, ha affermato, solo grazie a una nuova legge nazionale, mentre sul piano locale l'azione della Regione puo' aiutare a tutelare i diritti.
Antonio Gambetta Vianna, del gruppo Piu' Toscana, ha osservato che esistono due diversi tipi di televisioni private, le buone e quelle che vivono di cartomanti e chiromanti. L'aiuto economico, ha detto, deve essere dato non a pioggia ma in modo da premiare chi fa veramente informazioni libera, specie in una regione, come la Toscana, governata da tempo da forze politiche egemoni. Dello stesso gruppo, al convegno, era presente anche Gianluca Lazzeri. La vicepresidente della Commissione Emergenza occupazionale, Marina Staccioli, gruppo misto, si e' detta d'accordo con l'idea del tavolo regionale e anche sul percorso che dovrebbe portare a una proposta di legge regionale. Ma a una condizione. Occorre fare in modo che solo chi fa buona televisione ed utilizza la regolare contrattualizzazione dei dipendenti, ha precisato, potra' usufruire di agevolazioni e contributi per l'editoria. Fra i vari interventi e' inoltre da registrare anche quello di Sandro Vannini, presidente del Corecom Toscana, che ha annunciato che nell'ambito del censimento di web tv e web radio, ma anche del monitoraggio dell'emittenza radiotelevisiva, sara' svolto, il prossimo 15 novembre, un incontro con gli operatori dell'informazione per comprendere con esattezza quanto sta accadendo in Toscana.
Il presidente della Federazione della stampa italiana, Roberto Natale, ha sottolineato l'importanza di convegni come questo e ha posto l'attenzione sulla necessita' di una nuova disciplina nazionale. Il presidente dell'Anci Toscana e sindaco di Livorno, Alessandro Cosimi, ha dato la disponibilita' dell'Anci a contribuire al confronto sui territori. Ha concluso i lavori l'assessore al Lavoro, Gianfranco Simoncini, che dicendosi favorevole all'avvio di un tavolo regionale sull'emittenza entro un mese ha evidenziato che pesa sul settore il passaggio al digitale terrestre ma anche la crisi economica. Il prossimo bilancio regionale, ha detto, vedra' un'ulteriore pesante contrazione di risorse. Ben venga, dunque, una nuova legge regionale, ma con l'ondata anti Regione che sta avanzando e le ipotesi di riforma del Titolo V della Costituzione, ha concluso l'assessore, tornano le prerogative della Regione su questi settori.

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