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giovedì, 10 maggio 2012 - 05:20
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Decreto 'svuota carceri'

Suicidio marocchino, strutture inadeguate anche per l'Ugl

"Le celle possono solo ospitare una persona il tempo strettamente necessario alla redazione degli atti di polizia giudiziaria"
Immagine articolo - Il sito d'Italia

Anche l'Ugl polizia ribadisce quanto detto nei giorni scorsi da Siulp e Silp, a seguito del suicidio del marocchino nelle celle di sicurezza della questura.

"Non possiamo - si legge nella nota - che esprimere con forza l’inadeguatezza delle strutture attualmente a disposizione della Questura di Firenze, così come di tante altre città italiane, e con esse, delle dotazioni di uomini".

Il decreto 'svuota carceri', che prevede, per alleggerire gli istituti di pena, l'utilizzo delle camere di sicurezzza delle questure, è improponibile anche per l'Ugl.

"La preoccupazione - continua la nota - è che fatti gravi come questo si moltiplichino laddove si dovesse dare seguito ai progetti governativi di custodia degli arrestati nelle celle di sicurezza per attenuare il sovraffollamento delle carceri. Tale preoccupazione aveva indotto la nostra sigla sindacale ad inviare, già il 20 dicembre u.s., una lettera ai Ministri dell’Interno e di Grazia e Giustizia, dove si esprimevano dubbi sulla misura e il rischio di conseguenze nefaste".

"Le celle di sicurezza - conclude il comunicato Ugl - non sono assolutamente idonee a ospitare con continuità un arrestato: non sono previste strutture igieniche adeguate, né per la ristorazione né per l’assistenza medica, non ci sono letti. Possono, al massimo, ospitare una persona il tempo strettamente necessario alla redazione degli atti di polizia giudiziaria".
 

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