Il candidato alla Presidenza della Regione per la Lista Sì - Toscana a Sinistra, Tommaso Fattori, sostiene le quattro giornate di sciopero indette da domani dalla Slc Cgil Area vasta di Firenze, Prato e Pistoia e la mobilitazione nazionale unitaria del 30 aprile. Fattori si unisce all'Assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori nel chiedere un tavolo di confronto interministeriale al fine di trovare le soluzioni idonee e condivise per la conclusione della vertenza che ha visto martedì scorso il secondo confronto della cosiddetta fase "amministrativa" al tavolo della Città Metropolitana tra rappresentanti della Fondazione, delle organizzazioni sindacali, di Ales (la società del Mibact) e della Direzione Lavori della Città metropolitana.
"E' il Ministero che deve intervenire e riportare la vertenza sul tavolo politico e governativo, a partire dal ritiro della procedura e dal blocco dei 50 licenziamenti, altrimenti la giungla di ricorsi per vie legali in seguito a licenziamenti illegittimi metterebbe a serio rischio tutta la Fondazione" afferma Fattori che ricorda come "Il Maggio Musicale Fiorentino abbia rappresentato una delle grandi iniziative culturali della Firenze anteguerra e del decennio successivo alla seconda guerra mondiale. Terreno di costante sperimentazione, si è contraddistinto per grandi iniziative d'avanguardia e apertura culturale di caratura internazionale. Negli ultimi anni questa importante istituzione culturale è purtroppo andata incontro a gravi problemi di gestione, legati da un lato all'insufficienza dei finanziamenti pubblici e dall'altro a una cattiva amministrazione. Tutti ricorderanno la scellerata gestione Colombo, fortemente sostenuta dall'allora sindaco Renzi. Le scelte di costante e progressiva diminuzione di finanziamento del Maggio hanno causato non solo una crescente rarefazione dell'offerta culturale, ma anche pesanti tagli al personale gestionale e artistico. Come sempre, la crisi economica è stata usata - ribadisce Fattori - come scusa per operare tagli alla spesa pubblica nel settore della cultura, considerato residuale".
Sì – Toscana a sinistra si propone di rilanciare la cultura in questa regione, partendo proprio dal potenziamento del Maggio Musicale che deve tornare ad essere la gloriosa istituzione culturale che era in passato: banco di prova della sperimentazione musicale e artistica, oltre che terreno di valorizzazione della tradizione. Vogliamo anche che sia un'istituzione in grado di mettere in risalto le energie giovanili che emergono in ambito musicale.
(foto di repertorio)
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