“Il messaggio che volevamo far vedere all'Italia e all'Europa lo abbiamo dato. Firenze ha vinto, hanno vinto i suoi tifosi e la famiglia Della Valle”. Lo ha detto questo pomeriggio il DS della ACF Fiorentina Daniele Pradè, all'indomani della Finale di Coppa Italia persa dai Viola a Roma contro il Napoli. La Società ha deciso di aprire i cancelli dello stadio Franchi e migliaia di tifosi Viola hanno affollato il settore di Maratona per applaudire i propri beniamini che dal campo sono usciti sì sconfitti, ma a testa alta. Ieri fuori dal campo, invece, è successo quanto sappiamo: tre feriti (di cui uno grave) da colpi di arma da fuoco e partita iniziata con tre quarti d'ora di ritardo dopo che “Genny 'a carogna” ha dato la benedizione.
Siamo sicuri che ieri abbiano vinto Firenze e i suoi tifosi? Sono vincenti quei presunti rappresentanti dei tifosi della Fiorentina che si sono piegati al volere del figlio di un camorrista (che ha ostentato in mondovisione una maglia inneggiante ad un assassino)? Sono vincenti quelli che hanno imposto che la coreografia Viola organizzata da settimane non potesse colorare la curva Sud e che chi ama la Fiorentina non potesse sostenerla con cori e applausi?
Ieri è successo di tutto. I social network sono colmi dei racconti di coloro che sono stati minacciati e picchiati dagli stessi fiorentini che hanno “trattato” con i capi ultrà del Napoli, perché non accettavano le loro imposizioni. In decine di migliaia sono partiti da Firenze per andare a vedere una partita di pallone, non per ubbidire a Gennaro 'a carogna.
Eh no caro Pradè, non generalizziamo. Ieri non ha vinto Firenze. Ieri hanno vinto solo coloro che si sono ribellati ai diktat di quelli che in realtà non li rappresentano, neanche lontanamente. Alzando in alto i cori per sostenerLa, col loro “Forza Fiorentina” hanno detto no alla delinquenza. Questi sono i soli vincitori, gli altri so' cumpà.
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