Quattro giorni di incontri dal vivo in sicurezza, con oltre venti tra premi Oscar, autori da Premio Strega e protagonisti del panorama culturale ed editoriale italiano hanno animato Villa Bardini grazie a La città dei lettori, il festival dedicato al libro e alla lettura, ideato e curato dall’Associazione Culturale Wimbledon con la direzione di Gabriele Ametrano. La terza edizione della rassegna, che proseguirà il 4 e il 5 settembre alla Biblioteca Civica di Calenzano (via della Conoscenza, 11), è realizzata in collaborazione e con il contributo di Fondazione CR Firenze, Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron, Regione Toscana, Città Metropolitana di Firenze, Estate Fiorentina 2020 del Comune di Firenze, Comune di Calenzano e Biblioteca Civica di Calenzano; ha il sostegno di Unicoop Firenze e IED Firenze e si avvale della cortese collaborazione della Fondazione Casa Museo Ivan Bruschi amministrata da Ubi Banca.
Il festival, che nonostante i tagli e le difficoltà occorse a causa della pandemia ha confermato tutti gli appuntamenti in presenza, vuole rappresentare un modello sostenibile e sicuro di organizzazione degli eventi, in un momento di necessaria ripartenza della cultura su scala nazionale. La quattro giorni a Villa Bardini si è svolta, infatti, nel rispetto delle norme sanitarie del distanziamento interpersonale, con il contingentamento delle location, la sanificazione degli ambienti tra un incontro e l’altro e l’obbligo per pubblico e addetti ai lavori di indossare la mascherina. La corposa l’affluenza di lettori ha fatto registrare il tutto esaurito per numerosi incontri.
“Abbiamo dimostrato che fare cultura in sicurezza è possibile – ha dichiarato il direttore del festival Gabriele Ametrano – . Siamo orgogliosi non solo degli autori e degli ospiti che hanno partecipato e hanno abbracciato il nostro ambizioso progetto, ma anche del nostro pubblico, una platea curiosa, interessata, che ha rispettato le regole del distanziamento interpersonale, indossando la mascherina. Questo 2020 non è iniziato facilmente, ma con coraggio e ostinazione abbiamo sentito forte la responsabilità di esserci, di dare un segnale positivo di ripartenza e di rinascita attraverso la cultura. La nostra ‘Librellione’, la ribellione pacifica alle brutture del mondo grazie alla lettura e motto di questa terza edizione, proseguirà inarrestabile con l’appuntamento venerdì 4 e sabato 5 settembre a Calenzano”.
''Possiamo davvero affermare di avere vinto la scommessa – dichiarano i Presidenti di Fondazione CR Firenze Luigi Salvadori e di Fondazione Parchi Monumentali Bardini e Peyron Jacopo Speranza – quando abbiamo deciso di sostenere e accogliere la volontà dell’Associazione Wimbledon di organizzare il festival ugualmente, e col pubblico presente. Un pubblico che ha dato una grande prova di educazione e di rispetto delle norme sanitarie che erano state stabilite. Siamo felicissimi che questa manifestazione, che fin dalla sua prima edizione ha ricevuto il nostro contributo, sia guardata dalle istituzioni con speranza nel futuro e riceva dal pubblico fiducia e attenzione, nonostante il momento difficilissimo. La manifestazione mantiene alta l'asticella della qualità e il desiderio del confronto di idee. Complimenti a tutti!”
Plauso anche dai numerosi autori e protagonisti della cultura intervenuti a Villa Bardini: “Una manifestazione che in sicurezza ci ha regalato l’opportunità di guardare negli occhi le persone” ha commentato Stefania Auci, la scrittrice più letta in Italia con il bestseller I leoni di Sicilia(Editrice Nord), nella serata d’apertura della rassegna. E prosegue: “Rispetto agli incontri online, ammetto che non è lontanamente comparabile il piacere di parlare con il pubblico, di trasmettere loro quello che hai dentro quando parli delle tue storie”.
“È fondamentale fare cultura in presenza – ha aggiunto Corrado Augias, intervenuto sabato sera sul suo nuovo volume Breviario per un confuso presente (Einaudi) – , il discorso diventa ancora più grave applicato alla scuola. Il venir meno della socialità toglie all’apprendimento i suoi elementi fondamentali, dunque ben vengano manifestazioni come questa”.
“Tutto ciò che avviene dal vivo, come questa rassegna, ha bisogno di assembramenti, di affollamento – ha concluso il premio Oscar Nicola Piovani, nel corso dell’incontro di chiusura su La musica è pericolosa (Rizzoli) – . Gli spettacoli e i concerti necessitano di orchestre che sfiatano nella buca, di cori. È terrificante quello che sta accadendo: i teatri in Italia sono chiusi come tombe. Una ferita dolorosissima che speriamo si sani il prima possibile. No so se la bellezza può salvare il mondo. Però sono quasi sicuro che la bruttezza lo può distruggere”.
Gli appuntamenti a Calenzano chiuderanno il festival che ha triplicato i luoghi, partendo da Arezzo alla Casa Museo Ivan Bruschi, per proseguire a Villa Bardini a Firenze e concludersi il 4 e il 5 settembre alla Biblioteca Civica di Calenzano: si parte venerdì con Letture ad alta voce, omaggio a Gianni Rodari in collaborazione con Centro Iniziative Teatrali di Campi Bisenzio (ore 16, sala bambini). Spazio poi a Jonathan Bazzi e il suoFebbre (Fandango) nella sestina dello Strega (ore 17, cavea); Lidia Ravera e l’ultimo Tempo con bambina (Bompiani), percorso autobiograficoalla ricerca del tempo (ore 18, cavea); Franco Arminio e il nuovo La cura dello sguardo (Bompiani) diario che il poeta ha redatto, esplorandol’Italia palmo a palmo, auscultando il mondo circostante (ore 19, cavea). Chiuderanno la rassegna il 5 settembre Vanni Santoni con il laboratorio La scrittura non si insegna, (ore 10.30, sala polivalente) e Letture ad alta voce, omaggio a Gianni Rodari sempre in collaborazione con CentroIniziative Teatrali di Campi Bisenzio (ore 11, sala bambini).
Foto Stefano Casati
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