Terza (e speriamo ultima) irruzione nella Città Fantasma, che si estende sul binario morto che dalla Leopolda arriva fino a Via Paisiello. Questa volta circa 100 le unità delle forze dell’ordine impiegate nell’area dismessa della Rete Ferrioviaria Italiana.
Hanno partecipato alle operazioni gli uomini della Polizia di Stato – Volanti, Squadra Mobile, Reparto Prevenzione Crimine e Polizia Ferroviaria – dell’Arma dei Carabinieri e della Polizia Municipale, coordinati dal Vice Questore Aggiunto Roberto Sbenaglia.
In uno scenario simile ad una favelas, tra sporcizia, escementi e rifiuti di ogni genere, sono state fermate 32 persone, rintracciate all’interno del complesso adiacente a via Michelucci, tra queste anche una donna polacca di 41 anni con alcuni precedenti di polizia. Si tratta per lo più di magrebini irregolari (marocchini e tunisini) di età compresa tra i 18 e i 40 anni. Di questi, 29 sono stati denunciati per le violazioni degli obblighi sul soggiorno e nei loro confronti la Questura ha avviato le procedure di espulsione dal territorio nazionale. Per tutti è invece scattata la denuncia per invasione di terreni ed edifici.
Rinvenuti 6 grammi di cocaina (divisa in bustine) nelle mani di un marocchino irregolare, arrestato dai militari per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Lo straniero aveva anche un grosso coltello che gli è stato subito tolto e sequestrato.
In un capannone la polizia ha invece recuperato 3 ovuli di eroina (complessivamente 6,25 grammi) già pronta per essere smerciata su piazza.
Trovati anche cicli e motocicli rubati all'interno di un capannone. Insomma una vera e propria città del crimine condita da condizioni igienico-sanitarie pessime, in passato infatti si erano registrati anche diversi casi di malattie infettive. Adesso c'è preoccupazione per la massiccia presenza di rifiuti speciali presenti, per questo il Nucleo Operativo Ecologico dell’Arma è intervenuto, a termine delle operazioni, per verificare la situazione ambientale e il grado di tossicità dell'area.
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