"Ci sono stati errori nella lettura e nella comprensione di Oriana Fallaci. Non si può inscatolarne il pensiero in contenitori stereotipati. Era una donna troppo complessa per questo".
Così, ieri, il Sindaco di Firenze Dario Nardella, sulla terrazza del Forte Belvedere a Firenze, nel corso di ''Il filo di Oriana'', omaggio alla grande giornalista e scrittrice fiorentina nel decennale della sua scomparsa. "Oriana – ha detto Nardella - era una donna partigiana una donna contro i nazionalismi autoritari, una donna che amava Firenze, una donna che, negli ultimi anni, ha avuto la forza di denunciare l'occidente buonista che ha creduto che presupposto del dialogo con altre culture potesse essere l'indebolimento dell'identità dei dialoganti". Qualunque confronto, ha sottolineato il sindaco, "non può che partire dalla forte consapevolezza della propria identità. E dunque, da qui, passare al riconoscimento delle differenze dell'interlocutore. Questo ho letto nel messaggio di Oriana Fallaci. Era forte e ruvida, Oriana, ma ha sempre usato questa forza, Oriana, ogni qual volta ha visto minacciata la libertà. E ha sempre odiato la guerra".
"Abbiamo bisogno di valori forti - ha concluso Nardella – e siamo troppo spesso spinti verso un relativismo esasperato dove si nascono in realtà i rischi di nazionalismi esasperati e non solo. Firenze si sente molto legata a lei".
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