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sabato, 28 luglio 2012 - 07:03
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Moena - Conferenza stampa

Andrea Della Valle: "Jovetic è incedibile. Il prossimo anno ci divertiremo"

Immagine articolo - Il sito d'Italia

Il patròn della ACF Fiorentina Andrea Della Valle ha raggiunto oggi la la squadra nel ritiro di Moena. Attorno alle 19 si è presentato nella sala stampa del Centro Sportivo “Cesare Benatti”, dopo un silenzio durato oltre due mesi.

Queste le sue dichiarazioni e risposte alle domande dei cronisti.

 

“Ho parlato con Montella, mi ha fatto un'ottima impressione, è una persona quadrata – ha esordito – ho parlato anche con Jovetic. Su Stevan ho letto di tutto, Jovetic è incedibile, glielo ho detto e mi auguro che l'abbia capito, lui è al centro del progetto e mi auguro che l'abbia capito e che resti almeno un anno o anche di più. I casi Toni e Mutu insegnano. Abbiamo bisogno di lui, è giovane, ma è importante che rimanga a Firenze, abbiamo bisogno di lui e spero che lo abbia capito”.

 

Il gentlemen agreement?

 

“Di gentlemen ne sono rimasti pochi”.

 

Viviano?

 

“Gli ho detto che lo volevo portare a Firenze. Abbiate pazienza, nel giro di 10 giorni arriveranno anche altri giocatori. Abbiamo già una buona base, ci sono dei giovani che mi hanno sorpreso, stiamo progredendo col passo giusto e non arriveremo alle ultime settimane con l'acqua alla gola, tra 10 giorni avremmo completato la rosa al 90%”.

 

Il contratto di Jovetic fino al 2016?

 

“L'importante è che si convinca, è giovane e di treni ne passeranno altri in futuro. Lui deve stare qui, avete visto il suo talento. Mi sembra di tornare indietro col tempo, ai tempi di Luca Toni”.

 

Cosa ha risposto Jovetic?

 

“A volte sono i procuratori che mettono idee in testa ai giocatori, abbiamo visto cosa è successo con Behrami. Ma io voglio solo gente che crede nel progetto e dà tutto per la maglia Viola, per me e per i tifosi. La Società non deve deludere i tifosi...tra pochi giorni festeggeremo i 10 anni alla guida della Fiorentina. Jovetic ci dorme questa notte e domani anche lui sarà contento. Abbiamo le risorse per fare una grande squadra, ma non dobbiamo buttare via i soldi. Firenze e la tifoseria meritano una Fiorentina ad alti livelli. Basta con questi campionati anonimi come negli ultimi due anni. C'è un progetto serio, noi vogliamo bene alla città e se dobbiamo fare qualche sacrificio economico, lo faremo”.

 

Clausola rescissoria o gentlemen agreement?

 

“La parola gentlemen dice tutto è niente, il ragazzo è fuori dal mercato. La scelta della Fiorentina è chiara. Quest'anno ci divertiremo, ve lo dico io (chiosa a termine della risposta, ndr)”.

 

La Mercafir, novità?

 

“Non ci sono novità particolari, ma ci stiamo confrontando e sta venendo qualcosa d'importante, credo che da settembre potremmo essere più chiari, ma penso che verrà fuori qualcosa di importante, sono molto più ottimista di qualche mese fa”.

 

Quale obiettivo può raggiungere la Fiorentina di Montella?

 

“Mi dicono che Montella sia un vero professionista, la partenza è interessante, ma solo il campo lo giudicherà. Gli obiettivi sono quelli dello scorso anno, lottare per l'Europa. Firenze non merita campionati come l'anno scorso; anche nella passata stagione avevamo gli stessi obiettivi, abbiamo speso, ma abbiamo fatto degli errori, me compreso. Questo è un anno importante per tutti”.

 

Il budget?

 

“C'è per fare un mercato importante, ma non possiamo fare gli investimenti del passato. Macia e Pradè porteranno giocatori importanti al prezzo giusto”.

 

Il Franchi?

 

“È uno degli stadi più importanti d'Italia e si merita una cornice all'altezza. Firenze e la Fiorentina hanno una storia importante e non a caso la scegliemmo nel 2002. Qui non deve venire gente di passaggio, ma gente orgogliosa di giocare in una squadra con questa tradizione”.

 

La contestazione qui a Moena con le maglie da pagliaccio e gli striscioni con Pinocchio?

 

“La contestazione merita la giusta considerazione, quei 5 0 6 che son venuti qua a fare le buffonate a me non interessano, la minoranza non mi interessa, a me interessa la città, che è con noi, che è quella in piazza della Signoria (riferndosi alla presentazione della maglie targate Joma, ndr)”.

 

La serata brava?

 

“Erano in 4, hanno sbagliato e si sono giocati il bonus stagionale, ma bisogna dargli il giusto peso”.

 

Se starò di più a Firenze, il senso di appartenenza venuto meno negli ultimi due anni?

 

“Quando vidi gli ultrà fu un incontro di grande civiltà, per me fu molto costruttivo, ci dicemmo cose chiarissime. Non va bene prendersi in giro, ognuno ha il proprio ruolo. Gli stimoli me li danno i tifosi, sta a me avere il loro rispetto e so che anche loro si accontentano di piccole cose che poi diventano grandi. Firenze è una città difficile, ma che ti ripaga di tanti sacrifici. È come se si fosse chiuso un ciclo da quella maledetta sera del Byern (quando la Fiorentina fu sconfitta grazie ad un gol in clamoroso fuorigioco, ndr). Quest'anno ho una struttura tecnica ancora più forte, lo era già con Corvino, ma adesso lo è ancora di più. Non vedo l'ora di iniziare il Campionato, così parleremo di calcio”.

 

Il caso Viviano?

 

“Devo capire, mi auguro che non ci sia stato ostruzionismo da parte dell'Inter e di Moratti, con cui sono in ottimi rapporti”.

 

 

 

 

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