Quaranta persone ritenute coinvolte nella falsificazione di opere pittoriche - prevalentemente di Nino Caffe' -, della loro immissione sul mercato attraverso mercanti d'arte, case d'asta e fiere sono indagate dalla procura di Bari che ha disposto 20 perquisizioni in varie citta' italiane sequestrando dipinti, tavole preparatorie della false opere, fotografie di opere, false autentiche, documenti, computer e supporti informatici. Il valore dei beni sequestrati, qualora immessi sul mercato come autentici, avrebbero avuto un valore di circa 400mila euro. L'operazione e' stata compiuta dai carabinieri nucleo tutela patrimonio culturale di Bari e dai reparti territoriali presso gallerie d'arte del capoluogo pugliese, di Roma, Pescara, Ravenna, Ferrara, Forli', Firenze, Lecco, Mantova, Novara, Torino, Savona e Ragusa. I sequestri hanno riguardato 27 dipinti olio su tela e olio su tavola, falsamente attribuiti a Nino Caffe'; 20 dipinti olio su tela di vari artisti contemporanei quali Schifano, Borghese, Alinari, Sassu, Guidi, Dorazio, Scheggi e Vasarely, tutti ritenuti falsi; 243 fotografie di opere di Caffe'; 3 autentiche false di opere di Caffe' e Pistoletto; otto tavole preparatorie per la realizzazione di opere di Caffe'. L'indagine e' nata dai numerosi sequestri di false opere di Caffe' compiuti in gallerie d'arte, mercatini e fiere. I reati contestati sono ricettazione e contraffazione di opere d'arte.
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