Una targa al binario 1 della stazione di Campo di Marte di Firenze per ricordare i 750 deportati del Quadraro nei campi di lavoro del terzo Reich.
La lapide commemorativa, voluta dall’associazione nazionale Reduci dalla prigionia in collaborazione con Ferrovie dello Stato e Comune di Firenze, è stata scoperta oggi dall’assessore alla Toponomastica Andrea Vannucci.
“Continua l’impegno dell’Amministrazione comunale per tenere viva e trasmettere alle nuove generazioni la memoria dei fatti drammatici che hanno scosso il nostro paese durante la seconda guerra mondiale – ha detto Vannucci - Un modo per dire ogni giorno a chi entra nella stazione di Campo di Marte che quell’orrore non deve più ripetersi”.
Firenze è stata la seconda tappa del trasporto verso la deportazione dei rastrellati del Quadraro di Roma nel 1944. I deportati sostarono inizialmente negli studi di Cinecittà, poi in una fabbrica in costruzione nella zona industriale Polymer di Terni, per essere quindi trasportati a Firenze Campo di Marte con destinazione, via ferrovia, il campo di detenzione e transito di Fossoli (Carpi) per lo smistamento verso le fabbriche del terzo Reich. Il 29 aprile 1944 a Firenze fu bombardata la zona di Campo di Marte e i rastrellati, già caricati sui carri-merci del treno, furono abbandonati a vagoni serrati sotto le bombe degli alleati, che miracolosamente non fecero esplodere il convoglio. Uno di loro, il netturbino romano Gino Franceschini, a bombardamento concluso, fu scaricato morente sulla banchina e si spense quasi subito all'ospedale di Santa Maria Nuova.
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