Proclamato per oggi, domenica 5 giugno 2016, dalla Rsu del Comune di Firenze e per l'intera giornata lo sciopero della Polizia Municipale.
"Gli agenti - spiega una nota della UIL - chiedono un piano di assunzioni e una riorganizzazione complessiva del lavoro che oggi è penalizzante e rischiosa per i lavoratori".
Queste le richieste degli agenti della Polizia Municipale:
- il blocco del turnover e la mancanza di un piano di assunzioni che rende la pianta organica attualmente in forza del tutto insufficiente. I circa 800 operatori in servizio oggi non sono in grado di coprire le esigenze del territorio
- la mancanza di un’adeguata formazione sugli aspetti operativi : ad oggi gli aggiornamenti avvengono tramite l'invio di mail che ciascun vigile deve leggersi da solo e a casa (non è previsto un tempo da dedicare ad hoc per questo sulla carta di servizio). Di fatto creando il pericolo di una errata interpretazione della normativa
- fornitura di nuovi mezzi di servizio a fronte di un parco macchine obsoleto e inadeguato. Così come inadeguato sono gli strumenti in dotazione. Basti pensare ai computer, vecchi e spesso inutilizzabili perché manca l'accesso alle banche dati, e alle dotazioni DPI inesistenti, come lo spray anti aggressione che il Comando per risparmiare 10 euro a spray ha deciso di cambiare sostituendolo con un tipo totalmente inidoneo.
- le sedi dei distaccamenti al limite delle leggi sulla sicurezza, tanto che la Asl di recente ha fatto visita ad uno dei locali riscontrando numerose irregolarità e sanzionando il comando
- l'organizzazione del lavoro, fortemente penalizzante, vengono richiesti servizi senza tenere presenti i rischi connessi per gli operatori di polizia municipale che si trovano a svolgere servizio come quello alla moschea di Borgo Allegri il venerdì, giorno di preghiera: 2/3 vigili in servizio antiabusivismo a fronte di 400/500 persone che tra una preghiera e l'altra diventano venditori ambulanti abusivi. Un problema di ordine pubblico - molto delicato perché sconfina su un tema politico-religioso - che più volte è stato sollevato con il Comando, senza ricevere risposta
- La riorganizzazione del corpo che permetta di garantire servizi dignitosi e meno rischiosi per lavoratori non più idonei, per anzianità o per malattia; contrariamente alle intenzioni del comando che mettendo mano agli accordi pregressi vorrebbe innalzare il limite di età per i servizi notturni, con ovvi rischi per gli operatori per non parlare dei limiti che avrebbe il servizio offerto ai cittadini
- dal punto di vista economico tutto ciò che era stato oggetto di contrattazione decentrate è sparito. Invece di parlare di indennità di rischio (differenziando, giustamente, chi lavora fuori con chi lavora invece negli uffici) il Comando ha pensato bene di togliere l'indennità di vigilanza a chi lavora in ufficio. In più vi sono degli emolumenti del 2014 ancora non pagati.