Venti anni di carcere per aver torturato e ucciso una prostituta trovata crocifissa sotto un cavalcavia dell’A1 a Firenze il 5 maggio 2014. E’ questa la pena che, con rito abbreviato, il gup ha inflitto a Riccardo Viti, l’idraulico fiorentino di 55 anni che confessò di aver violentato e seviziato fino a ucciderla Andreea Cristina Zamfir, 26enne romena vittima di un gioco erotico pagato 30 euro. Il pm aveva chiesto l'ergastolo. “Quello che è successo mi addolora e chiedo umilmente perdono alla famiglia di quella persona”, ha detto Viti in aula prima della lettura della sentenza. “Sono desolato – ha continuato – sono purtroppo responsabile di questa morte, ma non ho mai avuto nemmeno l’idea di uscire di casa e uccidere una persona. Non mi sono mai sognato che quella persona potesse morire. Chiedo umilmente perdono. Sono affranto per quello che è successo”. Delusione tra le parti civili. "Non si può dare 20 anni a uno che ha ammazzato in questo modo. E' poco, siamo delusi". Così Yean Ion Manta, 36 anni, compagno della prostituta romena uccisa, ha commentato la sentenza "Ha confessato, è stato collaborativo", ha spiegato il difensore di Viti, l'avvocato Francesco Stefani. Il gup ha disposto provvisionali da 30 mila euro per i familiari della vittima e di 10 mila euro per le altre parti civili, fra le quali prostitute violentate e aggredite da Viti.
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