Fuga tra campi e canali d'acqua, polizia insegue e arresta ricercato albanese

Rocambolesco inseguimento ieri pomeriggio a Sesto Fiorentino per catturare un 30enne albanese che deve scontare tre anni di carcere per furti in appartamento del Chianti.

L'uomo è fuggito durante un controllo a Sesto, ma gli agenti lo hanno braccato nella campagna circostante, anche immergendosi nei canali del Padule verso Campi Bisenzio e l'Arno.

La polizia era impegnata in controlli preventivi contro i furti nelle case e lo ha fermato ieri pomeriggio in via Pasolini, alla rotonda del centro commerciale, mentre viaggiava a bordo di un'auto con un connazionale. Dalle prime verifiche sui dati identificativi riportati nella patente di guida, titolo albanese, non erano apparentemente emerse anomalie.

Ma i poliziotti si sono insospettiti perché il 30enne stava viaggiando con un passeggero sottoposto alla misura cautelare dell'obbligo di firma per alcuni furti. Così è stato ispezionato il bagagliaio da dove sono saltati fuori un piede di porco, alcuni dischi flex per tagliare il metallo e insetticida spray.

A quel punto il 30enne si è dato alla fuga, attraversando un canale e parte dei laghetti di Peretola, cercando di far perdere le proprie tracce tra la vegetazione delle zona. Gli agenti non lo hanno mai perso di vista, inseguendolo per oltre una trentina di minuti, anche dentro l'acqua, fino a quando lo hanno definitivamente bloccato davanti al recinto dell'aeroporto.

Inoltre, da successivi riscontri effettuati dalla Polizia Scientifica sulle sue impronte, è emerso che l'uomo era stato fermato e identificato con un alias ben noto alle forze dell'ordine. Il 30enne fu condannato in via definitiva per furti in abitazioni fatti nel 2014 a Gaiole in Chianti (Siena), Greve in Chianti e Figline Valdarno. Riguardo agli oggetti nel bagagliaio, entrambi sono stati denunciati per possesso ingiustificato di strumenti atti allo scasso, e sono stati tutti sequestrati dalla polizia.