Oltre 15 chili di cocaina portati in auto da Rotterdam a Firenze, lunedì scorso a Scandicci, sono costati l'arresto a due cittadini albanesi, un uomo ed una donna, residente a Castefiorentino ed entrambi incensurati, sorpresi dai carabinieri durante un normale controllo vicino al casello dell'autostrada.
Stamani, nell'udienza di convalida nel carcere di Sollicciano, il gip di Firenze, Angelo Antonio Pezzuti, ha confermato la custodia cautelare in carcere per l'uomo, difeso dall'avvocato Iacopo Casetti, mentre ha ordinato la scarcerazione e disposto i domiciliari per la compagna, difesa dagli avvocati Francesco Ceccherini e Francesco Tesi.
La donna, con una figlia minore, temporaneamente affidata ai servizi sociali di Scandicci, ha sostenuto di essere all'oscuro del 'carico' di cocaina che c'era a bordo dell'auto e di essersi recata in Olanda con il compagno per una breve vacanza dopo molto tempo.
Durate i controlli, l'uomo aveva mentito ai carabinieri sul tragitto effettuato, sostenendo di non essere mai uscito dall'Italia, ma la presenza di alcuni scontrini fiscali austriaci hanno insospettito i militari che hanno chiesto l'intervento dell'unità cinofila che ha ritrovato il maxi carico di cocaina che, una volta sul mercato, poteva fruttare qualche milione di euro.
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