Soddisfatto del risultato ottenuto nella ''classifica'' dell'apprezzamento dei governatori stilata da Monitoregione di Datamedia, che lo vede al terzo posto dopo Luca Zaia e Roberto Formigoni. Ma Enrico Rossi, presidente della Toscana, è quello che ha avuto la maggiore crescita di consenso (+1,2 che lo porta a quota 59,4) ed è primo tra i presidenti del centrosinistra. Intervistato dall'ANSA, si spiega il successo con le politiche spesso 'controcorrente' messe in atto ad esempio sulla questione dei migranti. Ma anche con la ''sincerita''' con cui nell'ambito del centrosinistra e' protagonista del dibattito politico nazionale. Rossi ricorda pero' che i toscani lo hanno eletto per fare il presidente, anche se continuera' a dire la sua su tutto il resto. ''Sicuramente alcune decisioni prese in situazioni di criticita' possono aver contato'', risponde Rossi quando gli viene chiesto se quello che piu' ha influito sulla crescita dei consensi siano state la risposte che ha dato ad emergenze come la crisi economica e occupazione, l'arrivo dei migranti e l'introduzione dei ticket sanitari. ''Non c'e' stata crisi aziendale su cui la Regione non sia intervenuta e molto spesso ci ho messo la faccia personalmente. Sul problema dell'accoglienza dei migranti la Toscana - spiega - si e' rifiutata di percorrere la strada dei campi con filo spinato scelta dal governo, dettata dalla paura e dalla xenofobia e ha dato una prova collettiva straordinaria di coesione sociale e di solidarieta'. Me l'aspettavo e ne sono molto orgoglioso. Qualcosa di simile e' avvenuto per i ticket: se sacrifici devono essere, ho detto, e' giusto che chi ha di piu' dia di piu'. Impegno, solidarietà, equità sono cose che i toscani apprezzano. E mi piace ricordare anche il progetto 'Giovani Si'', che ha suscitato attenzione e apprezzamento straordinari. E' questo il vero investimento per il futuro della Toscana''. Ma ha contato anche la fisionomia politica 'forte' che ha assunto nell'ambito del centro sinistra? ''La passione politica forte e sincera che mi porto addosso da tutta la vita, non e' un segreto per nessuno. Credo a quello che dico - risponde Rossi il cui centrosinistra ideale e' Pd-Sel-Idv e che anche dopo la sconfitta in Molise si è interrogato sull'opportunita' di cercare candidati 'troppo' moderati - e cerco di rimanere coerente con quello che penso e con le decisioni che prendo. Il linguaggio della sincerita' e' convincente, anche in un agone politico tanto delegittimato. Tuttavia credo che piu' di tutto contino i fatti, l'impegno sul campo del governo regionale''. ''Governare con un largo consenso e' il sogno di ogni politico e amministratore. Si riesce a fare piu' cose, a risolvere piu' problemi. Ed e' questo che conta. I toscani mi hanno eletto per fare il presidente. Ho preso un impegno e lo manterro''', risponde poi alla domanda se il risultato della rilevazione Monitoregione non lo spinga a caricarsi di responsabilita' maggiori, anche sul piano nazionale. ''E in coerenza con questo mandato - conclude però - continuerò a dire la mia sulla situazione politica nazionale''. (ANSA)
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