“Mettere un tetto numerico massimo, definire regole da rispettare e tutelare le zone più fragili del centro storico sono obiettivi condivisibili per disciplinare il servizio turistico su strada di risciò e vetture elettriche.
Siamo d'accordo, ma come farlo? Attenti a non fare di tutta l'erba un fascio. Bisogna esser capaci di differenziare norme in base a obiettivi e al tipo di servizio offerto”. Così Tommaso Grassi, capogruppo di Firenze riparte a sinistra, commenta l'annuncio di un imminente regolamento in merito. E spiega: “Bisogna esser chiari nel rivendicare regole adatte alle diverse tipologie di mezzo in strada riconoscendo la peculiarità. Ad esempio un mezzo elettrico a 8 posti non può avere le stesse regole di un risciò a pedali con 2 posti per passeggeri”.
“Senza dimenticare che è dovere di una buona amministrazione comunale tutelare il lavoro delle guide turistiche. E questo perché – continua Grassi - per coloro che svolgeranno anche questa attività serve intransigenza su chi non rispetta la normativa nazionale, e soprattutto crediamo che debbano essere tutelate la professionalità e la capacità di narrare e raccontare le bellezze di Firenze. Non si può pensare che sia permesso ad agenzie private di creare tour turistici con vetture elettriche in giro per Firenze tutte uguali, con audioguide, che danno le notizie solo dei monumenti più famosi senza permettere una interlocuzione con i turisti”.
“Certo che fino a poche settimane fa il Comune non aveva mosso un dito contro le violazioni giornaliere in città, e la notizia dei numerosi sequestri di alcuni veicoli privi di autorizzazione, e che in parte non parrebbero risciò a trazione umana ma veri e propri mezzi elettrici, è un segnale di attenzione che salutiamo favorevolmente se si tradurrà in una dimostrazione di attenzione verso questo nuovo fenomeno. E ci chiediamo: siamo sicuri che anche nell'incidente di qualche settimana fa con il taxi, sia stato coinvolto un risciò senza alcun tipo di trazione a motore? Già – conclude Grassi - adesso non possono essere equiparati a mezzi a trazione umana se si ha la possibilità di alimentare il mezzo con un motore seppur elettrico: un motivo in più perché il regolamento sia dettagliato e sappia differenziare e regolamentare con norme più o meno stringenti i diversi mezzi attualmente usati, non escludendo di vietare l'uso di alcuni. La Polizia Municipale fino a poco fa non ha mai provveduto a fare controlli sistematici e così si è favorita una deregulation totale, che ci ha condotto all'attuale situazione che adesso da parte del Comune si dice di voler contrastare”.
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