Galli e Roselli (Pdl): "Su telepass e ztl solo demagogia del sindaco"

Tacciano il sindaco di fare solo demagogia e di aver fatto l'ennesima proposta populista. Rispondono così il capogruppo del Pdl Giovanni Galli e il consigliere Emanuele Roselli a Matteo Renzi in merito alla sua ultima proposta di togiliere i telepass per accedere alla ztl ai parlamentari e ai consoli onorari. "Qualcuno dovrebbe dire al sindaco che i parlamentari fiorentini, di centrodestra e di centrosinistra, e i consoli onorari presenti in città sono circa 50 e non 50mila. Renzi ha pensato bene di puntare il dito contro la ‘casta’, di cui lui stesso fa parte, con la demagogia a cui ormai siamo tutti abituati. Ci auguriamo perlomeno che Renzi sia consapevole che i 50.000 permessi - che anche noi riteniamo essere un numero eccessivo - sono stati rilasciati in tutti questi anni dal centrosinistra e - negli ultimi due anni - dal suo assessore alla mobilità, e che tali disposizioni hanno avuto un effetto benefico per le casse della sua amministrazione". La decisione inoltre di privare del telepass i consoli onorari incontrerebbe ostacoli significativi: "Renzi si è dimenticato due "piccoli" particolari: le disposizioni della Convenzione di Vienna del 1964 e la nota del Ministero degli Esteri che invita "le autorità amministrative e giudiziarie (..) ad agevolare l'esercizio delle loro funzioni": la demagogia a volte gioca brutti scherzi”. La nota ribadisce che il Pdl appoggia l'iniziativa di eliminare i permessi in eccesso ma non condivide i toni che sono stati scelti dal sindaco per affrontare la questione e ironizzando concludono: "Comunque il primo che dovrebbe restituire il telepass è lo stesso Renzi, dato che a Firenze non si vede quasi più”.