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Dalle 10,30 corteo in centro

Fondazioni Liriche: il 27 marzo sciopero e manifestazione nazionale a Firenze

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Immagine articolo - ilsitodiFirenze.it

Lunedì 27 marzo i lavoratori delle 14 Fondazioni Liriche si fermeranno e daranno vita a Firenze ad una grande manifestazione: si tratta di uno sciopero nazionale organizzato da Slc Cgil, Fistel Cisl, Uilcom Uil, Fials Cisal.

La protesta fa parte della serie di iniziative di contrasto all’art.24 della legge 160 decise nel corso del coordinamento nazionale del settore. A Firenze è in programma un corteo per le vie cittadine, a cui parteciperanno lavoratori e sindacalisti delle 14 Fondazioni Liriche italiane, Maggio Musicale Fiorentino in testa: concentramento in piazza San Firenze alle 10,30, poi il percorso del corteo seguirà lungarno Acciaioli, Por Santa Maria, piazza Repubblica, via Tosinghi, giro del Duomo con ‘fermata’ davanti alla sede della Regione (palazzo Sacrati Strozzi), via Martelli, via Cavour. Lì sarà fatto un presidio di fronte alla Prefettura tra le 12,30 e le 13, e sarà chiesto un incontro col Prefetto.

Spiegano le quattro sigle sindacali: “La norma sopracitata destruttura definitivamente l’assetto dei Teatri Lirici, con drammatiche conseguenze ai danni delle professionalità coinvolte che vedono sfumare possibilità di crescita e impiego nel nostro paese, con la sventurata conseguenza che i talenti migrano all’estero e i giovani abbandonano i conservatori, nonché espropria il ruolo sindacale nell'ambito delle relazioni industriali, lasciando l'utilizzo degli istituti in tema di organizzazione del lavoro esclusivamente nelle mani delle aziende, in modo unilaterale, ruolo assolutamente a nostro avviso non condivisibile. E’ necessario, magari approfittando della imminente riforma dello spettacolo, pensare ad un assetto che dia una prospettiva alla lirica italiana, abbandonando la logica della mera selezione contabile delle Fondazioni. Negli ultimi anni infatti, per tentare di risolvere la crisi debitoria si è intervenuti sui salari dei lavoratori e sulla riduzione del personale con una contrazione degli organici che ha incredibilmente inciso, in modo del tutto arbitrario, anche sulle partiture dei compositori. La natura complessa di queste imprese culturali, non può essere valutata solo col metro del pareggio di bilancio, senza considerare l’indotto economico rappresentato dal prestigio e dal capitale intellettuale di cui la Lirica italiana è portatrice. Il sindacato e i lavoratori non sono disponibili a subire oltre una tale superficialità e metteranno in campo un ‘crescendo’ di iniziative: il 27 marzo è solo l’inizio”.

Uffici Stampa Cgil Cisl Uil Toscana e Firenze
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