In corso in Arno a Firenze, da parte di polizia e sommozzatori dei vigili del fuoco, le ricerche del coltello utilizzato per l'omicidio del ventiquattrenne albanese, il cui cadavere e' stato trovato, il 5 giugno scorso, carbonizzato all'interno della ex caserma 'Lupi di Toscana'. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, i due fratelli albanesi accusati del delitto, e sottoposti a fermo il 26 giugno, si sarebbero liberati dell'arma gettandola nel fiume all'altezza del Ponte alle Grazie. Accertamenti da parte della scientifica della polizia sono stati eseguiti ieri in un appartamento di via Il Prato in uso ai due e posto sotto sequestro, alla ricerca di tracce ematiche relative all'omicidio. In base a quanto emerso, dopo aver accoltellato e ucciso il ventiquattrenne all'interno della sua auto, i due si sarebbero recati nell'appartamento per cambiarsi i vestiti e per prendere due asciugamani, poi bruciati col cadavere, che hanno usato per ripulire la vettura.
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