La Segreteria regionale della Toscana del Partito dei Comunisti Italiani, in merito all’appuntamento elettorale che nelle prossime settimane impegnerà il Comune di Firenze, ritiene che non sussistano in via di fondo le condizioni per praticare da parte del PdCI alcun accordo con l’aspirante Sindaco Nardella. Per peso, profilo politico e caratterizzazione del candidato, la questione assume rilievo regionale e nazionale, per l’emblematicità di una candidatura che in quanto diretta emanazione dell’attuale Segretario Nazionale del Pd e Presidente del Consiglio Matteo Renzi, si attesta su posizioni del tutto inconciliabili col progetto del PdCI di ricostruire un Partito Comunista e unire la sinistra per combattere le tante e diffuse iniquità che affliggono il Paese. Il renzismo, che Nardella pienamente ed orgogliosamente rappresenta sul piano nazionale e locale, impone infatti -oggi più di ieri-, che a Firenze tutta la sinistra assuma il dovere primario di dar corpo e seguito ad una proposta di governo alternativa, che parli limpidamente e con credibilità di democrazia, rispetto delle istituzioni, redistribuzione del reddito, erogazione di servizi, attenzione alle fasce deboli e al largo disagio determinato da una crisi devastante che colpisce duramente certezze, diritti, opportunità d’inclusione sociale e di emancipazione.
Per questi motivi la Segreteria regionale del PdCI, raccogliendo il segnale forte dei propri iscritti, di fronte a tale candidatura e a tale progetto politico, non avallerà né delegherà alcuna presentazione del simbolo del Partito o di simboli che contengano richiami al simbolo del PdCI stesso, in accordo con quello che a Firenze non può esser definito un centrosinistra degno di tale nome. Dal Partito dei Comunisti Italiani della Toscana, nessun sostegno e nessun avallo a tale percorso.
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