Tutti al lavoro per produrre le mascherine in tessuto non tessuto ''made in Tuscany'' da distribuire a medici, infermieri ed operatori.
E il presidente della Toscana Enrico Rossi ringrazia le piccole e medie imprese per la risposta veloce assicurata, facendo altrettanto con il mondo dell'alta moda. 8
4mila mascherine saranno pronte oggi e domani 180mila, di cui 120 mila 'toscane' e 60mila a marcatura Ce.
Lunedì la produzione giornaliera del ''made in Tuscany'' salirà però a 129 mila, per poi crescere ancora: 149 mila martedì e 187 mila mercoledì. Per un totale in pochi giorni di quasi 600 mila dispositivi di protezione.
La Regione fin dall'inizio dell'emergenza coronavirus ha deciso di coinvolgere le imprese toscane ideando un tipo di mascherina triplo strato in tessuto non tessuto con elastico, testata dai laboratori di analisi dell'università di Firenze e compatibile con i requisiti di sicurezza di quelle chirurgiche ma a marchio Ce.
Tre fornitori (Paimex, Vignolplast e Sacchettificio Toscano) stanno assicurando il grosso del fabbisogno: si tratta di piccole e medie imprese molto veloci e dinamiche, partite per prime e che producono tra gli 80 e i 100 mila pezzi al giorno. Poi si sono aggiunti i marchi della moda, che realizzandole in proprio o attraverso i loro fornitori hanno alzato ulteriormente la produzione.
C'è Gucci, ad esempio, tanto per citare i più noti, ma anche Salvatore Ferragamo, Fendi, Celine, Serapian con pelletteria Richemont, Prada, Valentino, Ermanno Scervino.
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