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tentata estorsione

Minacce con molotov per esser assunti, arrestati padre e figlio

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Immagine articolo - ilsitodiFirenze.it

Pretendevano l'assunzione dal datore di lavoro e lo minacciavano anche con bottiglie incendiarie. Per questo motivo, colti sul fatto, padre e figlio sono stati sono stati arrestati. E' accaduto a Montevarchi (Arezzo). I due, entrambi di origine siciliane sono accusati di tentata estorsione aggravata, continuata ed in concorso, e stati trasferiti nel carcere di Sollicciano a Firenze. Secondo quanto riferito dai carabinieri l'imprenditore, attivo nel settore dell'edilizia, stava vivendo un vero e proprio incubo già dal mese di dicembre, quando uno dei due, si era volontariamente licenziato dall'azienda e successivamente aveva preteso ed ottenuto, con minaccia, il pagamento immediato del trattamento di fine rapporto. Le minacce però erano proseguite anche nelle ultime settimane, quando l'imprenditore si era trovato dei messaggi nella cassetta delle lettere e persino bottiglie incendiarie in un altro cantiere di sua pertinenza in Umbria. Quando padre e figlio hanno preteso un appuntamento per essere assunti l'imprenditore glielo ha concesso con i carabinieri appostati nella stanza accanto. Quanto i toni si sono scaldati al rifiuto dell'imprenditore di assumere i due, i carabinieri sono intervenuti arrestandoli in flagranza. L'immediata perquisizione ha permesso di ritrovare un coltello portato al seguito dal padre. Successive perquisizioni domiciliari hanno permesso di rinvenire e sequestrare anche delle bottiglie di plastica identiche a quelle ritrovate in Umbria, una delle quali dello stesso lotto.

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