“Sono responsabile del progetto tecnico, e dunque ho annunciato al presidente Abete, al vice presidente Albertini e al direttore generale Valentini le mie dimissioni. Mi sembra giusto visto il fallimento del progetto”: Cesare Prandelli si presenta in conferenza stampa con il volto tirato e una decisione importante, le sue dimissioni da cittì dell’Italia. Ad un’ora dall’eliminazione della Nazionale dal Campionato del Mondo, il Commissario tecnico ha maturato quella riflessione che si era ripromesso di fare nell’immediato futuro.
Amarezza, rabbia, delusione, il volto del commissario tecnico è un mix di sentimenti tenuti a freno da una diplomazia che rischia di saltare. “Prima della firma del Contratto – continua - c'era la volontà di andare avanti e di proseguire questo progetto. Avevamo camuffato bene in quattro anni i problemi del calcio italiano. Poi siamo stati aggrediti, sia io che il presidente Abete, come se fossimo un partito politico e ci hanno accusato di prendere, anzi di rubare, i soldi ai contribuenti. Io ho sempre pagato le tasse e non ho mai rubato i soldi a nessuno. Se sbaglio tecnicamente, invece, è un discorso diverso e mi prendo tutte le responsabilità”.
Stessa decisione anche per Abete: "Convocherò un Consiglio Federale tra venerdì e lunedì presentando le mie dimissioni irrevocabili" ha dichiarato il presidente della Figc.
fonte: FIGC.it
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