Salasso in arrivo per gli utenti “tecnologici” del servizio ATAF e Tramvia a Firenze. Da martedì 1 luglio 2014 il biglietto elettronico da 90 minuti che si acquista inviando un SMS al numero 4880105 (o utilizzando l'APP dedicata per gli smartphone) verrà a costare 1,50 €, contro i precedenti € 1,20 (cifra identica al biglietto cartaceo ordinario). L'aumento di 30 centesimi è pari al 25% spaccato. Se poi chi spedisce il messaggio di richiesta non ha con la propria compagnia telefonica un contratto che a canone fisso prevede un determinato carnet di messaggi, a carico dell'utente andranno anche i costi di invio (che variano a seconda delle compagnie).
Già nel febbraio 2013 ATAF provò ad aumentare il biglietto via SMS, ma le proteste dei consumatori capitanate da ADICONSUM fecero tornare l'Azienda sui suoi passi.
Imbarazzanti le giustificazioni che si leggono in un comunicato diffuso sul sito ataf.net: “Dal 1° luglio il costo del biglietto mobile della durata di 90 minuti per i servizi ATAF&Li-nea sarà di 1,50 euro. La nuova tariffa, stabilita da ATAF Gestioni in accordo con la Provincia di Firenze, resta competitiva e promozionale rispetto al biglietto acquistabile a bordo al prezzo di 2,00 euro. [...] Il costo del biglietto è addebitato direttamente sul credito telefonico […] Il successo riscontrato ha confermato il gradimento dei clienti rispetto a questo servizio particolarmente innovativo lanciato da ATAF: gli acquisti del titolo digitale sono progressivamente aumentati arrivando ad una media di 6mila biglietti venduti via sms al giorno. [...] Dopo quasi due anni dall’avvio di questo nuovo canale di vendita, ATAF Gestioni ha deciso di continuare ad investire nel biglietto mobile per migliorare ulteriormente il servizio e renderlo ancora più affidabile e funzionale alla fruibilità dei propri servizi di trasporto”.
Ridicolo sostenere che il prezzo rimarrà competitivo raffrontandolo con il costo del biglietto acquistato a bordo, dimenticandosi che dagli 1,20 € che si spendono acquistando il titolo di viaggio “a terra” negli esercizi commerciali vanno tolte le spese di stampa, distribuzione e il 4% di guadagno (lordo) per l'esercente. Fu la stessa ADICONSUM, per bocca della segretaria generale per la Toscana, Grazia Simone, ad affermare nel febbraio 2013 che “l'uso delle nuove tecnologie dovrebbe mantenere stabile o addirittura far calare il prezzo del biglietto (digitale, ndr), non produrre aumenti”. E c'è da crederci, dato che, una volta avviato, il servizio viene gestito da un sistema computerizzato che non avanza diritti come stipendio, contributi previdenziali, ferie e pause caffè...
Con l'aumento del 25%, se la media dei titoli elettronici di viaggio emessi quotidianamente restasse la stessa, per l'Azienda si registrerebbe un profitto lordo annuo di 657.000 €, ma, visto il salasso, è facile ipotizzare che in molti ritorneranno all'utilizzo del biglietto cartaceo (acquistabile presso le rivendite, i distributori automatici e i parcometri) o della Carta Agile (la card elettronica di validità annuale con carnet da 10 corse da 90' al costo di 10€, 21 corse per una spesa di 20€, oppure 35 al costo di 30€: con un risparmio sui biglietti ordinari rispettivamente di circa il 17, 21 e 29%).
Dal 1° luglio, a meno di nuovi ripensamenti, sarà da evitare come la peste il servizio via SMS. Per gli utenti saltuari sarà opportuno tenere nel portafoglio qualche vecchio, obsoleto, ma più conveniente, biglietto cartaceo. Perfetto quello da quattro corse da 90' a 4,70 €.
Per chi usufruisce quotidianamente del servizio Bus e Tramvia, la formula più vantaggiosa rimane sempre quella dell'abbonamento mensile o annuale.
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