E' stata lanciata ieri un'iniziativa promossa dalla Comunità delle Piagge, per sostenere il "Fondo di Solidarietà per i detenuti indigenti". Si tratta di un'asta benefica su Instagram, dove si potranno acquistare opere d'arte messe a disposizione dagli street artist a sostegno degli ultimi degli ultimi, coloro che in carcere vivono con meno di un euro al giorno.
"Parteciperò personalmente all'asta online a favore dei detenuti e delle detenute indigenti di Sollicciano e dell'Istituto Gozzini, tra venerdì e sabato navigherò su Instagram per acquistare un'opera d'arte. Ancora una volta si dimostra come la cultura non sia fine a se stessa ma protagonista del vivere civile e sociale delle nostre comunità". Con queste parole Monica Barni, vicepresidente con delega alla cultura della Regione Toscana, ha scelto di contribuire all'iniziativa. Le risorse raccolte verranno destinate ai detenuti più poveri per l'acquisto di beni di primaria necessità come alimenti, generi sanitari, occhiali, tessere telefoniche per comunicare con i familiari, vestiario, francobolli.
Il banditore dell'asta su Instagram batterà col suo martello virtuale dalle 10 di venerdì 1 maggio alle 12 di sabato 2. A partire da quel momento (e non prima) l'indirizzo https://www.instagram.com/explore/tags/unitisiamoumani/ si popolerà delle opere degli artisti che con generosità hanno donato i loro lavori, tra cui ache77, nian, ninjaz ed exitenter che ha fatto da tra mite con la Comunità delle Piagge. Per partecipare è sufficiente scegliere l'opera e commentare con la propria offerta: si parte da una base di 40 euro e si può rilanciare da 20 euro in su.
Vince, come nelle aste reali, chi offre la cifra maggiore al momento della chiusura. Chi si aggiudica l'opera non dovrà pagarla all'artista ma direttamente alla Comunità delle Piagge sul conto corrente postale con Iban: IT10R0760102800000024725509 o via https://www.paypal.me/comunitadellepiagge. Effettuato il versamento i vincitori dovranno inviare all'artista una copia digitale dell'avvenuto pagamento per ricevere a casa l'opera d'arte.
Nei giorni scorsi la Comunità delle Piagge, da oltre 25 anni attiva a sostegno dei detenuti fiorentini, aveva promosso un appello a loro sostegno. Al 18 aprile erano infatti ben 299 i detenuti a Firenze con meno di un euro al giorno disponibile sul conto corrente interno, cifra irrisoria che li priva della possibilità di provvedere ai loro bisogni fondamentali: vestiario, effetti personali e tutto quanto esula dalla mera sopravvivenza. Una situazione aggravata dalla sospensione, causa Coronavirus, di ogni spazio di scambio, di incontro e di lavoro, dalla chiusura dei colloqui e dall'assenza dei contributi come cibo, vestiti ed effetti personali che normalmente arrivano dalle famiglie o dagli esterni. "Non possiamo non impegnarci ad assicurare anche a queste persone un minimo vitale, per noi è un dovere di coscienza primario", aveva detto Alessandro Santoro, prete e volontario in carcere, commentando l'appello.
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