Scandalo Margherita, Renzi non ci sta: "Umiliante rispondere alle accuse di Lusi. Non ho mai preso un euro"

«Rispondere alle accuse di Lusi non è difficile. È umiliante, casomai. Perchè il giochino è chiaro: si vuol far credere che siamo tutti uguali. E che anche quelli che chiedono di abolire il finanziamento pubblico ai partiti sono come gli altri. Anzi, peggio degli altri». Lo scrive il sindaco di Firenze Matteo Renzi, in una nota, in merito alle dichiarazioni dell'ex tesoriere della Margherita Luigi Lusi che ieri avrebbe riferito alla giunta delle immunità di aver dato a Renzi 70 mila euro. Il sindaco di Firenze oggi ha anche ribadito: «Non ho mai preso una lira». Per Renzi, Lusi dovrebbe «dimettersi immediatamente». «Vogliono farci passare da ladri - aggiunge Renzi -, e per di più da ladri di polli. Era già accaduto un paio di mesi fa, prima con un pezzo di Franco Bechis su Libero e poi con un'intervista al tesoriere della Margherita da Michele Santoro. Oggi si torna alla carica, con la notizia che 'Lusi ha dato 70 mila euro a Renzì. A dire il vero - prosegue - erano 140 mila euro tre mesi fa e oggi sono diventati la metà: neanche i titoli di stato greci hanno perso così tanto. Ma ovviamente non è questo il punto». Per Renzi «il senatore Lusi avrebbe il dovere di dimettersi immediatamente visto che è reo confesso di furto. Se un cittadino ruba un portafoglio va dentro, se un parlamentare ruba milioni di euro si fa scudo dell'immunità. Questo atteggiamento è insopportabile. Ma io non avevo paura dei ladri neanche da bambino. Non inizierò certo adesso. Possono usare tutti i messaggi in codice che vogliono - aggiunge -. Io vado avanti a viso aperto, sapendo che le insinuazioni passano, la realtà dei fatti resta».