“È un atto di una scorrettezza politica ed istituzionale che non ha precedenti nel confronto con le categorie economiche” è così che Marzio De Vita, presidente di Confartigianato Taxi, commenta la decisione unilaterale del Comune di Firenze di aumentare il contingente taxi.
“Dopo mesi di schermaglie mediatiche, dopo un primo incontro in cui si sono appena delineate le rispettive posizioni e alla vigilia di un secondo appuntamento – continua De Vita – il Comune ha improvvisamente deciso di chiudere ogni spazio alle trattative. Un atto gravissimo, antidemocratico, che va oltre il diritto degli amministratori a governare e calpesta i diritti di una categoria intera”.
“Non abbiamo mai nascosto le difficoltà che attualmente gravano sul servizio, ma non ci stancheremo mai di ripetere che sono dovute non ad una nostra inadeguatezza, bensì all’assetto della viabilità cittadina, stravolta da mesi dai cantieri della tramvia. Al contrario, la categoria sta svolgendo un lavoro egregio e di grandissimo sacrificio all’interno di una città bloccata e stritolata da cantieri che interrompono proprio le nostre principali direttrici di servizio. L’assessore Bettarini dice che Lo sforzo della modernità vale per tutti e che dei disagi dobbiamo farci carico tutti, ma evidentemente questo non vale né per lui, né per il Comune di Firenze che, anche questa volta, scaricano le proprie responsabilità e non trovano di meglio che attaccare i tassisti fiorentini” continua De Vita.
Una strada più d’effetto che di sostanza quella scelta dal Comune. “Basti pensare – informa De Vita – che noi avevamo calato sul piatto un progetto di investimenti da 1 milione di euro (denaro solo nostro) che avrebbe dotato la città di un sistema taxi moderno, all’avanguardia in Italia, garantendo risultati superiori a qualsiasi aumento di licenze. È evidente che Palazzo Vecchio ha preferito lo spot al miglioramento del servizio, spostando banalmente tutto su un piano politico. E’ chiaro che l’atteggiamento collaborativo e propositivo con cui ci eravamo lasciati una settimana fa è ormai svanito. Tra qualche ora ci incontreremo con le altre rappresentanze e con i corpi sociali e stabiliremo la nuova linea, ivi comprese azioni di protesta adeguate all’evoluzione della situazione, ma sempre nel rispetto dell’utenza” conclude De Vita.
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