firenze
skyline
facebook twitter youtube Feed RSS
X
LXXI anniversario

Liberazione di Firenze, Nardella: “Rinnoviamo i valori della Resistenza con un polo della memoria"

Immagine articolo - Il sito d'Italia

“Celebrare la Liberazione non deve essere solo un esercizio rituale, ma il rinnovarsi di valori. A Firenze confermiamo l’impegno a realizzare in pochi anni un polo della memoria che ricordi cosa è stato il 25 aprile per l’Italia,

cosa è stata la guerra di liberazione per Firenze e soprattutto quanta violenza ancora oggi l’essere umano è in grado di muovere contro le libertà fondamentali: le libertà religiose, culturali e di opinione, perché la ricerca disperata di libertà di chi attraversa il mar Mediterraneo sapendo di rischiare la vita non è meno degna della ricerca di libertà che i nostri partigiani hanno portato avanti con la guerra di Resistenza e di Liberazione. Non c’è minore dignità in un essere umano che combatte per la libertà propria e altrui. Questo è l’insegnamento che dobbiamo trarre”.
Così il sindaco Dario Nardella, celebrando nel salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio il 71esimo anniversario della Liberazione di Firenze dai nazifascisti.
“Il memoriale – ha proseguito il sindaco - sorgerà in un quartiere popoloso della città come quello di Gavinana. Ieri, intanto, abbiamo inaugurato alla biblioteca delle Oblate un'opera simbolica realizzata da due giovani, Nicola e Niccolò, per rinnovare i valori della Liberazione e della Resistenza. L'incontro fra generazioni è fondamentale per tenere viva la memoria. Non c'è libertà senza cultura, e non c'è cultura senza memoria”.
“Questo è un anno particolare – ha sottolineato Nardella - perché l’11 agosto cade a pochi giorni dal tremendo nubifragio che ha colpito al nostra città. In questa occasione Firenze e i fiorentini hanno dato prova di una capacità di reagire, di amore, passione e senso civico straordinari, che sono stati riconosciuti, per mio tramite, a tutta la città dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, a cui rivolgo nuovamente un sincero ringraziamento da Firenze città aperta. Ma questo è un anno particolare anche perché celebriamo il 150esimo anniversario di Firenze capitale. Dunque Firenze simbolo di libertà dall’oppressione nella lotta partigiana e nella guerra di liberazione, ma allo stesso tempo simbolo di unità nazionale, risorgimento di diritti e libertà nel grande movimento risorgimentale del nostro Paese”.
“Abbiamo molto da imparare da chi ha ricostruito la città dopo la guerra e da chi ha riconquistato la libertà. La Liberazione di Firenze non è soltanto merito dei grandi eroismi, ma anche la storia di tanti partigiani i cui nomi non sono impressi sulle lapidi ma che hanno dato la vita per la libertà. L’11 agosto è anche la storia di quella mamma che da una finestra, con il bambino in braccio, sparò ai cecchini usando il fucile nascosto sotto il materasso dopo aver appreso della morte del partigiano Potente. L’11 agosto è anche la storia delle truppe indiane e algerine che si mossero per prime perché gli alleati temevano la reazione dei franchi tiratori, dei cecchini fra le strade e fra i palazzi. La perdita di quelle vite ci dimostra che la libertà è un valore universale e non guarda alla differenza fra credo religioso o etnie, perché quei popoli persero la vita anche per dare a noi la libertà. Oggi dobbiamo dirlo con forza di fronte a rigurgiti di razzismo inaccettabili”.
Le celebrazioni per il 71esimo anniversario della Liberazione di Firenze sono iniziate questa mattina alle 7 con i rintocchi della Martinella, la campana della Torre di Arnolfo che l’11 agosto del 1944 suonò per annunciare alla città il ritorno alla libertà e alla democrazia. Alle 10 in piazza dell’Unità Italiana il sindaco Nardella e i rappresentanti delle organizzazioni partigiane e delle autorità civili, religiose e militari hanno deposto una corona di alloro al monumento ai caduti di tutte le guerre. Erano presenti i sottosegretari Luca Lotti e Gabriele Toccafondi, parlamentari, assessori e consiglieri comunali. Sono stati letti messaggi della chiesa cattolica, della chiesa avventista e della comunità ebraica. Da piazza dell’Unità italiana è partito il corteo aperto dal Tricolore, dalla bandiera del Comitato toscano di Liberazione Nazionale, da quella del Corpo volontari della Libertà, dal gonfalone di Firenze con il sindaco Nardella, assessori e consiglieri comunali, insieme a quelli della Regione Toscana con l'assessore Stefania Saccardi, della Città metropolitana e di molti comuni della provincia di Firenze. Nel Salone dei Cinquecento, dopo i saluti del sindaco, l’intervento del professor Zeffiro Ciuffoletti dal titolo ‘La città, il coraggio e la libertà’.

Manda i tuoi comunicati stampa a: redazionefirenze@ilsitodifirenze.it