Usura e riciclaggio, confische per 3 milioni di euro

Beni mobili e immobili per un valore di oltre 3 milioni di euro confiscati dai carabinieri e dai militari della guardia di finanza dei comandi provinciali di Firenze in due distinte operazioni, nei confronti di due persone condannate rispettivamente per usura e per riciclaggio.I provvedimenti, spiega una nota, sono stati eseguiti a seguito di pronunce definitive della Corte di Cassazione. Il primo provvedimento è stato eseguito nei confronti di una persona già condannata per episodi di usura a suo tempo commessi verso commercianti fiorentini. Confiscati "per sproporzione" in via definitiva oltre una ventina di conti correnti, tre fabbricati, autoveicoli e quote societarie, per un valore di circa 2,5 milioni di euro. Il sequestro è stato disposto dal gip presso il tribunale di Firenze nel luglio 2020, su richiesta avanzata in sede di incidente di esecuzione dalla procura fiorentina (prima applicazione di questa tipologia di provvedimento cautelare nel capoluogo toscano), inserendosi in un'indagine sviluppata dai carabinieri a seguito di una denuncia presentata da un'imprenditrice. Le indagini avevano permesso di individuare anche altri imprenditori ritenuti vittime di usura, con l'accertamento di episodi di concessione di prestiti a tassi di oltre il 300% su base annua.La seconda confisca è stata invece eseguita nei confronti di una persona condannata per riciclaggio, autoriciclaggio e impiego di denaro proveniente da reati fiscali. In questo caso, sono stati confiscati tre immobili, del valore di oltre 600mila euro, nell'hinterland napoletano, che specifici approfondimenti della procura fiorentina hanno permesso di individuare, nonostante uno degli stessi non risultasse censito al catasto ed un altro fosse stato simulatamente intestato ad una terza persona. Gli accertamenti sono partiti da una precedente attività investigativa su un complesso meccanismo di false fatturazioni e riciclaggio nel settore del conciario.