"Noi che siamo nati dopo la Shoah abbiamo sperato che questa tragedia si fosse per sempre allontanata dall'Europa, ma i segnali di questi ultimi anni e di
queste ultime settimane ci dicono che i tempi funesti possono tornare".
Così, ieri, rabbino capo di Firenze Joseph Levi, intervenendo alla seduta solenne del Consiglio regionale della Toscana dedicata al Giorno della Memoria.
"La macchina di morte dell'Isis - ha detto Levi - sta imitando quelle stesse logiche tremende" e in questa situazione "non sappiamo bene come affrontare questo abisso". Con i fatti di Parigi, ha aggiunto, "ci siamo ritrovati nel passato" e per questo "non si possono avere dubbi" sulla necessità di celebrare il Giorno della Memoria. La manifestazione di Parigi, ha detto ancora, "ha lanciato un grido: questa volta non succederà che l'Europa non sappia reagire in tempo; lascia sperare che non succederà che torni l'antisemitismo e, aggiungo, che si manifesti l'antislamismo".
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